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CONSIGLIO COMUNALE, L'EQUILIBRIO CHE FA SCENA

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di Rosalba Lasorella


Dopo l’appuntamento mancato dello scorso 29 settembre, il consiglio comunale di Rutigliano si è riunito lunedì per discutere della salvaguardia degli equilibri di bilancio e delle tre interpellanze –in “lista” già da tempo- presentate dalla minoranza. La seduta non ha risparmiato ai cittadini presenti (e purtroppo solo a quelli presenti) colpi di scena, discorsi appassionati, accuse, condivisioni ed applausi smorzati. Insomma, uno spettacolo degno dei migliori palchi che sempre più spesso relega la politica dietro le quinte.

GLI EQUILIBRI DI BILANCIO

Concluse le pregiudiziali avanzate dall’”accoppiata” Giuseppe Valenzano, relative alla difficoltà di visionare correttamente circa il 25-30% dei documenti inseriti nell’albo pretorio on-line e alla necessità di aggiornare, rispettando la recente normativa, lo statuto ed il regolamento comunale, l’Assessore al Bilancio Nicola Mastrocristino ha illustrato la sua relazione e condiviso la soddisfazione per gli equilibri di bilancio raggiunti. Una relazione che la minoranza non ha esitato a definire eccessivamente «tecnica» e poco «politica», dalla quale è emerso un consistente avanzo d’amministrazione (poco meno di due milioni di euro) considerato da un lato come segno di virtuosità, dall’altro come segno di incapacità progettuale.

Numerose le osservazioni sollevate: dalla pressione tributaria al controllo sui crediti da riscuotere, dal monitoraggio del patrimonio comunale alle quote d’affitto da incassare; rimproveri e suggerimenti raccolti nell’intervento del consigliere Vittorio Berardi, il quale ha portato all’attenzione del consiglio una lettera di risposta ricevuta dal Responsabile dell’Ufficio Area Tributi in cui si dichiara l’impossibilità degli impiegati di reperire nell’immediatezza i dati ICI e le certificazioni richieste dall’opposizione.

A difesa delle scelte amministrative, reagiscono i consiglieri FLI Mario Gaio e Oronzo Valentini, i quali si trovano anche a condividere l’invito della controparte ad un impegno maggiore nei confronti dei programmi attuativi e il disappunto per il mancato intervento –in merito agli equilibri di bilancio- degli altri assessori presenti in aula: «Non capisco perché i tuoi assessori non si siano sentiti chiamati in causa» -ha detto il capogruppo FLI rivolgendosi al Sindaco- «e in dovere di smontare tutte le inesattezze dette dalla minoranza». Il riferimento è alle accuse, mosse già in altre occasioni, di aver aumentato la pressione tributaria: «Sono in disaccordo con la minoranza, perché la nostra amministrazione, controtendenza rispetto alle altre, ha cercato di attutire i colpi della crisi che attanaglia la nazione».

A questo punto la miccia è innescata; l’insinuazione di “spettacolarizzare” il confronto politico non piace al leader de “Il Paese che Vogliamo”, che grida al «festival della bugia» e denuncia la mancata trasparenza della maggioranza. Poi, si sporge verso il direttore di Rutiglianoonline Gianni Nicastro e gli consegna un documento recante lo schema di confronto della pressione tributaria degli ultimi anni (confronto che non mancheremo di approfondire). La cosa fa infuriare Oronzo Valentini, il quale richiama il Presidente del Consiglio Matteo Colamussi al ripristino dell’ordine.

Sarà, poi, lo stesso Colamussi ad intervenire con un lungo discorso circa i disagi arrecati alla macchina amministrativa dalla carenza di personale (e di personale formato), «carenza che ritarda gli adempimenti» e che compromette spesso la possibilità di rispondere efficientemente alle esigenze di tutti. «Sovente gli assessori si sostituiscono agli impiegati» ha affermato il Presidente e continuando «La gente non ha più bisogno di urla, ha bisogno di fatti!».

Prima della votazione, la parola passa al Sindaco Roberto Romagno, evidentemente innervosito dalle situazioni createsi, tanto da invitare il consiglio comunale «ad essere più serio» e «più presente sul territorio», così da comprendere e stabilire le priorità amministrative. «Basta con queste sceneggiate!» ha intimato il primo cittadino, strappando ai suoi sostenitori un timido applauso.
Con i 13 voti favorevoli della maggioranza, viene approvato il primo punto all’ordine del giorno, ma il sipario è ancora alto.

LE INTERPELLANZE E LA RINUNCIA DEL CONSIGLIERE GIGANTE

La prima interpellanza spetta al consigliere Domenico Gigante, intenzionato a porre la questione della riadozione del piano particolareggiato del centro storico. Il consigliere sta per entrare nel merito dell’interpellanza, quando ha inizio la dura lotta contro il difettato sistema dei microfoni. L’avvocato preme, sposta, sbatte, prova, ma nulla: l’annoso problema dei microfoni malfunzionanti vince sul resto e la situazione si fa incandescente. «Io mi sento umiliato» -sbotta il consigliere, trovando la condivisione del Presidente Colamussi- «e rinuncio all’interpellanza. Me ne vado». Raduna le sue cose e grida: «E’ una vergogna!».

Il consiglio osserva silenzioso la scena, il Presidente tenta di proseguire con il successivo punto all’ordine del giorno, ma l’avvocato non desiste e si rivolge ai giornalisti di Rutiglianoonline perché registrino l’accaduto (impossibile non farlo). Nonostante la solidarietà, Matteo Colamussi non può che richiamare alla quiete e prende le distanze dalle offese lanciate dal consigliere in uscita dall’aula.

Placati gli animi, si prosegue con l’interpellanza presentata del consigliere Berardi inerente il parco urbano in via Moro. In particolare, si chiede di fare chiarezza circa l’effettiva superficie del giardino pubblico, avendo la relativa determinazione riportato cifre diverse (7200 metri o 8200 metri). Pronta la risposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Carmine Iaffaldano, il quale conferma che i metri espropriati sono circa 7200 e che la differenza è rappresentata da strade. L’interpellante si dichiara soddisfatto e spera che lo spostamento dei manufatti da Piazza Colamussi -intimato dalla Soprintendenza- al parco in via Moro non comporti variazioni di progetto e, dunque, costi aggiuntivi.

L’ultimo punto all’ordine del giorno si riferisce all’interpellanza del consigliere Giuseppe Valenzano (Arcobaleno) riguardante la viabilità e lo stato di sicurezza di Via Due Pozzi, transitata quotidianamente da pedoni, automobili e mezzi pesanti. Il consigliere vuole conoscere le iniziative di cui l’amministrazione intende avvalersi per migliorare le condizioni dell’area e gli interventi straordinari da adottare per rendere la strada sicura e agevolmente percorribile. A rispondere il Vice Sindaco Pasquale Redavid, ben disposto ad informare i consiglieri dell’esproprio (già in essere) delle aree necessarie all’allargamento della carreggiata, dello studio di fattibilità e degli accertamenti in corso per provvedere anche alla realizzazione dei marciapiedi.  Il consigliere Valenzano non si dichiara completamente soddisfatto e auspica la pronta concretizzazione di un progetto in cantiere da anni ed ancora in fase di elaborazione.

La seduta arriva, dunque, al suo atto finale; si libera il palco e cala il sipario. Resta  -irrinunciabile-  il diritto di critica e il dovere di cronaca.

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