REVISORI DEI CONTI, TRA INCOMPATIBILITÀ E OPPORTUNITÀ
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 04 Ottobre 2012 10:48
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Nel consiglio comunale del 17 settembre scorso, come è noto, è stato eletto il nuovo collegio dei revisori dei conti. Vi ricordiamo i nomi dei neoeletti: Nicola Romanazzi, Ivan Cardascia, Antonio Renna. Quest'ultimo, eletto di fresco ma non nuovo come revisore al comune di Rutigliano, è consulente dell’ASP (ex IPAB) “per adempimenti fiscali, tributari e previdenziali”. Il consiglio di amministrazione dell’ASP, presieduto dall’ “introniano” Angelo Radogna, a febbraio scorso gli ha prorogato “l’incarico consulenziale” fino al 31 dicembre 2012.
Se non interpretiamo male l’art. 236 del testo Unico degli Enti Locali (L. 267/200), intitolato “Incompatibilità ed ineleggibilità dei revisori”, Renna risulta incompatibile con la carica di revisore dei conti del comune di Rutigliano. Al comma 3, infatti, l’articolo citato dice che “i componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso l'ente locale o presso organismi o istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso”. L’Asp è un ente pubblico il cui consiglio di amministrazione è per i tre quinti nominato dal comune. Antonio Renna dovrebbe scegliere, dunque, se fare il consulente dell’ASP o il revisore dei conti del comune, perché -alla luce di quella legge- l’impressione forte che si ha è che le due cose messe insieme siano alquanto incompatibili.
La nomina di Nicola Romanazzi pone una questione forse più di opportunità che di incompatibilità. Questo signore è ad oggi presidente del collegio dei revisori dei conti del comune di Rutigliano e, contemporaneamente, è anche presidente del collegio sindacale, cioè dell’organo di controllo, della Censum S.p.a., società appaltatrice dello stesso comune di Rutigliano per l’accertamento dei tributi e la banca dati dell’ICI. Romanazzi potrebbe trovarsi, nella qualità di revisore del comune, a controllare la regolarità dei pagamenti periodici che l’ente effettua a favore della Censum, società di cui egli stesso è controllore. Un siffatto intreccio può creare situazioni di conflitto di interessi o di ruoli?
Sembra che il 17 settembre scorso sia stato eletto un collegio dei revisori che per i due terzi pone questioni non da poco. Spetta forse al consiglio comunale, che quel collegio lo ha eletto, dirimere le questioni qui sollevate, sciogliere le perplessità suscitate dall’elezione di due revisori con ruoli incompatibili o potenzialmente tali.