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L’ULTIMO SALUTO A DON VITO

di Rosalba Lasorella

La notizia della sua morte ha aggrovigliato gli animi, ha velato gli sguardi, ha colorato il cuore di Rutigliano di bianco e nero, come le foto custodite gelosamente nei cassetti e per l’occasione teneramente rispolverate; così, in una chiesa gremita, Don Vito Suglia ha ricevuto l’ultimo affettuoso saluto da parte della sua comunità, alla quale si è infaticabilmente donato nella convinzione che molto potesse -e dovesse-  esser fatto per renderla migliore.

Lo hanno ricordato, alla presenza del Vescovo Mons. Domenico Padovano, le istituzioni politiche e religiose, le associazioni, i giovani e gli adulti che dei suoi insegnamenti hanno fatto tesoro, prodigandosi al servizio secondo il modello originario.

Con sentimenti di profonda commozione, la cittadinanza riunitasi presso la Collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola ha applaudito la salma di un uomo che sopravviverà nei ricordi, nei racconti, negli aneddoti e nei motti di tutti coloro i quali ne hanno conosciuto ed apprezzato lo spirito tenace. Solerte «operaio nella vigna del Signore», fondatore e sostenitore del movimento Scout rutiglianese, sacerdote, fratello, cittadino attivo e responsabile, Don Vito ha creduto nei giovani ed ha avuto ragione, ha seminato speranza e raccolto sorrisi, ha segnato un percorso e lasciato una traccia: la traccia indelebile di chi sa che il bene donato, come quello ricevuto, non viene mai dimenticato.