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ALTARINI DI FERRAGOSTO, LE FOTO E LA PREMIAZIONE

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di Rosalba Lasorella


Si è tenuta lo scorso 9 settembre la cerimonia di premiazione del concorso bandito dal Comune di Rutigliano per omaggiare l’antica tradizione degli “Altarini di Ferragosto”. Sul palco allestito in Piazza XX Settembre sono saliti il Sindaco Roberto Romagno, l’Assessore al Turismo e agli Eventi Gianvito Defilippis, i componenti della commissione nominata dal primo cittadino e il suo presidente Gianni Capotorto.

Sedici gli altari realizzati con cura e devozione tra il 15 e il 16 agosto e disseminati tra i rioni più caratteristici del paese, verso i quali si è mossa la giuria – Gianni Capotorto, Vincenzo Damato, Donatella Lamparelli, Natalia Magno e Giuseppe Dalba – alla ricerca di elementi da valutare. In particolare, l’attenzione si è concentrata sull’originalità, sull’allestimento e sulla capacità dei partecipanti di coniugare sinuosamente arte e fede, in un connubio che ha generalmente prodotto risultati degni di nota.

Una volta distribuiti gli attestati di riconoscimento a tutti coloro i quali si sono impegnati per tenere in vita l’ottocentesca tradizione, sono state consegnate le tre targhe e scattate le foto di rito: per l’originalità si è distinto l’altare realizzato da Carmela Palazzo in Via Fornaci, grazie all’introduzione di una corona luminosa con lampadine a led «particolarmente interessanti per le loro caratteristiche di elevata efficienza luminosa, affidabilità e soprattutto di risparmio energetico, lanciando così un segnale importante anche in tema di rispetto dell’ambiente»;  per l’allestimento è stato premiato l’altarino in Via Fiume 3 di Antonio Miuli, il quale ha «ripreso dopo tredici anni la tradizione dell’allestimento dell’Altarino, con il coinvolgimento totale ed entusiasta dei nipoti e delle giovani pronipoti dell’autore, ora scomparso, che per alcuni decenni ne curava con passione la sua realizzazione, testimoniando l’apprezzabile volontà di ridare slancio emotivo e coinvolgente per le nuove generazioni ad una delle più radicate tradizioni di Rutigliano»; l’abilità di fare dell’arte uno strumento di fede è stata, invece, riconosciuta in Giovanna Errede e nel suo altarino – di «significativa impronta espressiva» - ubicato in Via Messapia, dove la commissione ha trovato «un appropriato utilizzo scenico di pietre calcaree tipiche del nostro territorio, unitamente ad un elevato senso di spiritualità, con la diffusione di un messaggio inneggiante all’importante valore etico dell’unità della famiglia».

La cerimonia si è conclusa con i ringraziamenti del Sindaco e l’appello lanciato dall’Ass. Defilippis affinché i giovani possano avvicinarsi alle storiche usanze di Rutigliano e contribuire, così, a salvaguardare le tradizioni a cui la cittadinanza dimostra di essere ancora affettivamente legata.

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