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PROCEDIMENTO PENALE A CARICO DEL SINDACO

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di Gianni Nicastro


Il 6 settembre scorso la giunta comunale delibera il conferimento di incarico a un legale per un procedimento penale a carico del sindaco Roberto Romagno. Dall’atto amministrativo nulla si vince circa i motivi per cui il sindaco è indagato dalla Procura della Repubblica di Bari, gli unici riferimenti sono il nome e cognome del denunciante, quello del suo avvocato, il numero e la data del procedimento penale (3472/2010 R.G.N.R.).
Un procedimento penale nei confronti di un sindaco è una cosa grave, una notizia importante. Prima di avventurarci in ipotesi e congetture improbabili abbiamo raggiunto al telefono il diretto interessato.

Sindaco c’è un atto amministrativo che parla di un procedimento penale a suo carico, pubblicato il 13 settembre scorso. Ci vuol dire che sta succedendo, perché l’anno denunciata all’Autorità Giudiziaria?
«Si tratta di una insidia stradale, un bambino è caduto, è scivolato. Solitamente si chiede un risarcimento del danno, questa volta c’è stata…»

Cioè questo signore avrebbe denunciato penalmente il sindaco perché il figlio ha avuto un incidente per insidia stradale?
«Si, ha detto che ha preso una scivolate, è caduto su un po’ di breccia che stava alla fine di una manifestazione».

Di che manifestazione stiamo parlando sindaco.
«Se non ricordo male la Festa del Crocifisso o la Sagra dell’Uva del 2010»

Quindi si tratta di una insidia stradale, non c’è nulla di
«No, non c’è nulla a livello di amministrazione. Cerchiamo di… perché sai già sulla storia delle insidie stradali ci sarebbe molto da dire, perché poi alla fine diventa uno strumento appetibile per avvocati e soggetti che con facilità pensano che attraverso questo sistema…»

Però sindaco, se le strade fossero più manutenute non ci sarebbe tutto questo contenzioso.
«Ma nello specifico non è neanche una insidia relativa al cattivo mantenimento della strada. Sembrerebbe che denuncino che alla fine di una manifestazione non sia stato subito adeguatamente ripulita la zona, per cui il bambino, giocando e correndo, pare sia inciampato in un po’ di sabbia, di terriccio che avevano messo per realizzare i tendoni. Ora, non mi far dire altro perché con precisione non lo so. Quindi non è neanche una insidia per marciapiede o strada rotta, dissestata, no. Siamo a questi livelli, insomma, di qualcuno che è caduto nell’area della festa».

Per quale motivo questo signore ha proceduto per vie penali e non ha chiesto un risarcimento -come normalmente si fa- per via civile. Perché ha denunciato il sindaco alla magistratura?
«Non lo so, è quello che mi chiedo io. Poi, però, a distanza di due anni l'avvocato si è preoccupato di far arrivare al comune la richiesta di risarcimento danni, è lo stesso avvocato (della denuncia penale, ndr) che ha fatto pervenire circa quindici giorni fa una richiesta di risarcimento danni».

Nel 2010 la denuncia penale, nel 2012 la richiesta di risarcimento danni, è così?
«Si, esatto».

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