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SULLA VILLA ABUSIVA, “PASSA DAL MIO UFFICIO E NE PARLIAMO”

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di Gianni Nicastro


Se uno dice che tutti i punti all’ordine del giorno di un consiglio comunale si discutono nell’ambito dello stesso consiglio comunale dice un’ovvietà. A Rutigliano questa ovvietà sembra non essere così ovvia. L’interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Mimmo Gigante (Il Paese che Vogliamo) inerente alla vicenda della villa messa sotto sequestro penale su via Mola per lottizzazione abusiva, non è stata discussa, se per discussione si intende intervento del consigliere, risposta nel merito dell’assessore, contro risposta del consigliere. Delle tre fasi, nel caso dell’interpellanza in questione, è mancata decisamente quella centrale.

C’è da dire innanzi tutto che è risultato strano il fatto che a rispondere sia stato l’assessore all’urbanistica Carmine Iaffaldano, anziché l’assessore all’edilizia privata, nonché sindaco, Roberto Romagno. Eppure l’interpellanza chiedeva informazioni sulla villa, su una lottizzazione privata, non sulla maglia urbanistica “C4”.
Al di là di questa stranezza, la risposta dell’ass. Iaffaldano è stata, sostanzialmente, questa: «Passa dal mio ufficio e ne parliamo». Cioè, non discutiamo qui, davanti a tutti, ai consiglieri, agli assessori, al sindaco e ai cittadini, discutiamone da me, in privato. Come se l’argomento dell’interpellanza riguardasse questioni private e non pubbliche, squisitamente pubbliche.

Come qualificare un comportamento del genere, di un assessore politico, di uno eletto nel PDL con 348 voti, povero di politica? Povero di cultura amministrativa? E’ l’atteggiamento di chi non sa come rispondere o, peggio, di chi arrogantemente non vuole rispondere?

Quando un magistrato e un giudice per le indagini preliminari concordano sull’esistenza di un reato di lottizzazione abusiva la cosa è grave, è pubblica. Qui è coinvolta una porzione di territorio modificata nel suo stato dei luoghi in modo irrimediabile, diversamente da come indicano gli strumenti urbanistici. Di questa vicenda non c’è solo l’aspetto penale, sul quale giustamente l’assessore ha invitato il consigliere interpellante a rivolgersi dal giudice. C’è anche quello amministrativo, che riguarda le responsabilità tecniche dell’ufficio tecnico comunale; quello politico, che riguarda il coinvolgimento di un assessore nelle vicende giudiziarie legate a quell’abuso edilizio. Cose sulle quali quella interpellanza, direttamente e indirettamente, chiedeva conto e alle quali né l’assessore all’urbanistica, ne quello all’edilizia privata, hanno risposto.

E non consideriamo i risvolti che la vicenda in questione può avere in futuro, risvolti che potrebbero ripercuotersi sul comune direttamente, quindi sui cittadini di Rutigliano. Allora staremo a vedere se l’assessore potrà cavarsela con l’invito a passare dal suo ufficio.

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