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FRANCO LARIZZA A PROPOSITO DEL "TERZO SERVICE"

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Caro Gianni,
ho letto con attenzione la tua inchiesta e con ancora più attenzione ho seguito il dibattito che ne è scaturito. In più di un commento mi sono sentito tirare in ballo, mio malgrado, da chi parlava di un “terzo service” presente a Rutigliano. Riferimenti che sono pervenuti da entrambe le “fazioni” che si stanno configurando.
Non avrei mai voluto intervenire in una questione che, certo per i miei trascorsi, mi interessa ma che non mi riguarda affatto ma, a questo punto ne sento l’esigenza. A chi ha insinuato il fatto che ci sia una sorta di discriminazione del Comune nei miei confronti (saranno forse miei ammiratori segreti?), dico subito che non c’è. E non c’è per un motivo preciso: semplicemente perché, da almeno quindici anni (ma forse anche venti) NON MI PROPONGO al Comune come service. Non potrei farlo, visto che non possiedo (più) i requisiti di cui tanto si è parlato e, men che meno, ho una ditta abilitata o no a svolgere tale servizio.

Le ultime fatture riconducibili a me (che qualunque lettore che abbia un amico amministratore può recuperare), risalgono a PRIMA della Amministrazione Limitone.
Allora lavoravo presso la cooperativa Audioradio (ne ero uno dei soci). Audioradio offriva al Comune (quando richiesti) i servizi di amplificazione, servizio contemplato nella ragione sociale della coop. stessa. La Cooperativa forniva anche un altro sevizio al Comune: la trasmissione dei Consigli Comunali, per la quale percepiva 200 mila lire per volta.

Audioradio continuò per un brevissimo periodo, dopo l’insediamento della Limitone, a trasmettere i Consigli Comunali ma lo faceva gratuitamente per non mettere in imbarazzo me che ero il “cognato” della Sindaca e, di li a poco, sarei stato anche Consigliere Comunale. Così come ci fu qualche spettacolo in cui la Coop. fornì, sempre a titolo gratuito, l’amplificazione. Sfido chiunque a cercare negli archivi contabili del comune una fattura successiva all’insediamento dell’Amm. Limitone che possa smentirmi.
Poi, essendo venuti meno gran parte degli esigui introiti che AUDIORADIO utilizzava per la propria sussistenza, la Cooperativa si sciolse, cessò ogni mio rapporto di lavoro diretto col Comune. Rapporti che non sono mai ripresi, che non sono  mai stati sollecitati o cercati.

Certo la passione e parte dell’attrezzatura è rimasta e questo, credo, inneschi l’equivoco che a Rutigliano esista un altro service. Passione che mi porta a prestare opera gratuita come è avvenuto in manifestazioni di scuole materne (l’ultima per quella in zona Madonna delle Grazie), o per il concerto degli OSSEDA, con cui mi commuove sempre collaborare per motivi personali, alla festa del gelato di qualche tempo fa. Passione che ha mi portato a non dire di no a N.V. (di Canale 103) le poche volte che mi ha chiesto un aiuto in qualche manifestazione, perché siamo comunque amici e con cui non mi sono mai sentito  in concorrenza.

Passione che mi ha portato a proporre quest’anno all’Assessore GianVito Defilippis, tramite l’Associazione VISIONAREA di cui faccio parte, una rassegna di 4 (quattro) film d’essai al costo di 1250 Euro (+ IVA), a fronte di 1000 euro di spese vive sostenute dall’associazione. Con quello che avanza (!!!), speriamo di riaprire una sede. Passione che mi porta ad inviare (mesi fa, in tempi non sospetti) email come quella che ti allego con cui metto a disposizione tutta l’attrezzatura GRATUITAMENTE a D.d’A., presidente della locale Azione Cattolica, a fronte di una loro richiesta d’aiuto alle associazioni di Rutigliano.
Mi fermo perché in paradiso si va con le azioni e non con le parole.

Sono queste le occasioni nelle quali qualcuno mi ha visto ancora “sulle scene” a mettere a posto aste microfoniche. Ma vi assicuro che ho ben presente che la passione non basta a proporsi ad una Amministrazione pubblica come committente, in un settore tanto delicato come l’impiantistica! Non lo faccio più (ripeto fino alla noia) da più di quindici anni, nè lo farò.

Saluti
Franco Larizza

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