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BOLLETTA TARSU, PARLA IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO TRIBUTI

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a cura di Gianni Nicastro


E’ arrivata in questi giorni, la bolletta con la quale si paga la tassa sui rifiuti. Quella del 2012 è accompagnata da una lettera del sindaco Roberto Romagno. Si rivolge ai contribuenti di Rutigliano il primo cittadino, ringraziandoli del risultato che la città sta ottenendo nella raccolta differenziata. Un ringraziamento dai cittadini più che meritato se si guarda al livello di differenziazione dei rifiuti del mese appena concluso: luglio 82 %, davvero complimenti a tutti quelli che fanno la racconta differenziata. Il sindaco annuncia anche la diminuzione del 5% della Tarsu, diminuzione su cui Rutiglianoonline ha già scritto (qui) e informato i lettori una ventina di giorni fa.

Stamattina, però, l’ufficio Tarsu è stato preso d’assalto da signore e signori, giovani e meno giovani (c’era anche una donna col “pancione”). La gente era tanta, l’attesa abbastanza lunga e qualcuno del comune ha pensato bene di mettere delle sedie a disposizione del pubblico.
Qual è il problema? Perché i cittadini stamattina si sono recati al comune bolletta alla mano? «Altro che diminuzione del 5%, io qui ho avuto un aumento di 15 euro rispetto all’anno scorso», ci ha detto un anziano brandendo nelle mani la sua bolletta. «Nella casa di mia madre non abita nessuno, ce l’abbiamo sfitta» ci riferisce un signora. «Abbiamo fatto la domanda per la riduzione della tassa rifiuti -ha aggiunto- ma la bolletta è arrivata con l’importo pieno, senza riduzione».
Al di là di problematiche specifiche, la cosa di cui tutti si lamentavano stamattina è la mancata riduzione del 5%. Per capirci qualcosa abbiamo intervistato il dott. Antonio Chiantera, direttore dell’ufficio tributi.

Dott. Chiantera, giù c’è tanta gente a chiedere spiegazioni perché non solo non ha trovato la diminuzione del 5%, ma sembrerebbe che i contribuenti abbiano avuto addirittura una bolletta più cara dell’anno scorso. Cosa sta succedendo!
«E’ un allarme assolutamente ingiustificato. Mi sono trovato a seguire un cittadino che è entrato dicendo la stessa cosa, mi ha mostrato un foglio e gli ho fatto vedere che quello che aveva preso in considerazione era il 2010 che naturalmente aveva un importo più basso perché la tariffa del 2010 era 1,75 (euro metro quadro, ndr) poi è passata 2,03 e quest’anno è di 1,93 quindi con la diminuzione famosa del 5%. L’allarme, dunque, è assolutamente ingiustificato. Chiunque può verificare andando a prendere naturalmente l’anno scorso non il 2010. Tutte le abitazioni e i garage, le utenze domestiche per intenderci, hanno avuto la diminuzione del 5%».

Mi sta dicendo che le persone sono giù, in qualche modo a protestare,  perché hanno confrontato la bolletta del 2012 con quella del 2010 anziché del 2011.
«Si, è assolutamente matematico. Ci può essere, diciamo, un errore -e qualche volta è capitato-, ma si tratta di pochi casi».

Possiamo dire allora che è un falso allarme, che la diminuzione c’è stata.
«La diminuzione c’è stata, chiunque può verificare facendo attenzione».

Il 2012 va confrontato col 2011 non con la bolletta del 2010.
«Si, perché ci fu un grosso aumento dal 2010 al 2011 dovuto all’aumento dei costi di smaltimento in discarica».

In questa bolletta, oltre alla diminuzione della tariffa, i cittadini si sono visti addebitare anche accertamenti tipo metri quadri in più ed errori vari?
«Gli accertamenti noi li facciamo sempre a fine anno perché l’attività di indagine si fa dopo l’approvazione del bilancio, per ovvi motivi. E noi cerchiamo di lavorare fino all’ultimo, fino al 20 dicembre, normalmente, in modo tale da occupare tutto il tempo nell’attività di indagine. Quindi gli accertamenti vengono emessi al termine dell’esercizio in modo da avere più tempo per lavorare, perché nel momento in cui si notificano gli atti di accertamento il pubblico che viene a reclamare, a chiedere spiegazioni, impedisce all’ufficio di fare qualsiasi altra attività. Certo, sarà antipatico vedersi arrivare le cartelle, gli avvisi, a fine anno, però purtroppo è una esigenza organizzativa, non è possibile fare diversamente. Quando proviamo a notificare prima, succede sempre la calca del pubblico per cui non riusciamo a fare niente, si blocca tutto il lavoro».

Mi è capitato giù di parlare con una signora che lamentava una bolletta simile a quella dell’anno scorso pur avendo fatto domanda di riduzione perche la casa a cui si riferisce è sfitta. Come mai non le avete applicato la riduzione prevista per le casa non locate?
«Dipende dalla domanda che ha fatto, bisognerebbe entrare nel merito perché non è assolutamente possibile. Le variazioni noi le facciamo seduta stante».

Chi ha una casa sfitta, quindi ha una riduzione della Tarsu. Di quant’è questa riduzione.
«Del 30% per la casa tenuta a disposizione, vuol dire con allaccio Enel oppure senza allaccio Enel ma piena di mobili e suppellettili o comunque utilizzata come deposito».

Nel caso specifico della signora?
«Tutte le riduzioni ed esenzioni, ai sensi di legge, valgono dall’anno successivo alla richiesta. Quindi se la richiesta della signora è stata fatta dal 1° gennaio ad oggi, chiaramente riduzione o esenzione varranno dal 2013. E’ così dal ‘93».

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