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PD ED ASSOCIAZIONI, «SUL BILANCIO SERVE IL CONFRONTO»

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di Rosalba Lasorella


«Quello che maggiormente conta è poter dare un contributo, contributo che non sappiamo se concretamente potrà produrre dei risultati immediati, in termini di emendamenti, da portare in sede di approvazione del bilancio, però sicuramente quello che vorremmo che producesse quest’occasione e che diventasse chiaro è il senso di comunità, di solidarietà e di condivisione necessario di fronte alle situazioni che stiamo vivendo». Ha esordito così il consigliere Tonio Romito presentando l’incontro “Io conto, io decido, io partecipo” che, lo scorso 19 luglio, la sezione rutiglianese del Partito Democratico – insieme ai Giovani Democratici - ha organizzato presso la Biblioteca Comunale.

A pochi giorni dalla seduta consiliare che vedrà le parti impegnate a discutere di tagli, aumenti e riduzioni, il PD di Rutigliano cerca – e per certi versi ottiene – il confronto con le associazioni locali, da sempre capaci di arrivare lì dove invece la politica arranca, tra le crepe di un sistema troppo spesso cieco dinanzi alle reali necessità dei cittadini. Un passo in avanti, dunque, che già l’amministrazione aveva tentato in fase di stesura del bilancio, con la programmazione di un appuntamento andato quasi deserto (difetto comunicativo?).

«Riteniamo che sia fondamentale per realizzare il bilancio di previsione l’ascolto delle esigenze da parte della cittadinanza» ha spiegato Rossella Sorino, coordinatrice dei GD, proseguendo «l’ascolto delle vostre proposte, delle vostre idee servirà ad orientare al meglio le nostre iniziative future e le nostre attività in un costante processo di crescita e formazione». In effetti, gli intervenuti hanno condiviso la speranza che alle proposte facciano seguito risposte concrete nonché «tagli intelligenti» che possano spalmare su più fronti i sacrifici richiesti dal governo centrale.

E di sacrifici ha parlato – in termini tecnici – il consigliere Giuseppe Valenzano, illustrando sommariamente i capitoli più importanti del documento finanziario, dalla quale emergono i dati di una situazione forse troppo complessa perché cittadini non avvezzi alla materia potessero propriamente discuterne senza un accurato studio preventivo. La principale difficoltà che il nostro Comune, come molti altri, si trova ad affrontare è la drastica riduzione delle assegnazioni statali (circa 1.300.000 euro in meno) che non garantisce il mantenimento dei servizi assicurati fino a questo momento. La strategia di “difesa” ha previsto, insieme alla riduzione delle spese – che pure paiono sempre troppe -, un considerevole aumento della fiscalità, con un incremento dell’addizionale comunale Irpef, la soppressione di fasce di esenzione e la famigerata IMU.  La TARSU, come già anticipato da Rutiglianooline, non subirà variazioni, se non un calo per l’abitazione principale (da 2.03 euro del 2011 a 1.93 euro del 2012).

Sviscerando i dati schematicamente riassunti, il consigliere Valenzano ha messo in evidenza le modifiche adottate dall’amministrazione nelle fondamentali funzioni della spesa corrente, investita in maggioranza per le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo, seguite da quelle per il territorio e l’ambiente e da quelle per la viabilità e i trasporti (quest’ultime di poco superiori al settore sociale e dell’istruzione pubblica). Rilevante l’aumento delle spese per i trasporti scolastici e per la gestione dei musei (circa 55.000 euro in più rispetto allo scorso anno), insieme alla diminuzione dei finanziamenti per le mense scolastiche e delle spese per convegni, mostre e conferenze organizzate dal Comune. Spariscono i contributi alle associazioni sportive, mentre cospicui sono gli investimenti nel campo della viabilità e dei trasporti (energia pubblica, manutenzione degli impianti, interessi passivi).

Nel settore dedicato al territorio e all’ambiente, si registrano aumenti nei contributi per attività di protezione civile, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per il mantenimento e funzionamento di ville, parchi e giardini e si sovvenzionano studi per ricerche e progettazione. In riduzione le spese per le funzioni di sviluppo economico (gode l’assistenza e l’informazione agricola a scapito dei finanziamenti per attività ed associazioni nel centro storico) e genericamente alterato è il capitolo del servizio sociale, che vede ridotti o immodificati i suoi contributi, fatta eccezione per l’assistenza alle persone anziane bisognose.

Si tratta, chiaramente, di uno sguardo approssimativo a numeri e variazioni che ci preoccuperemo di studiare più approfonditamente e che, comunque, hanno sollevato le prime proposte e perplessità tra la platea, alla quale il consigliere Filippo Masotti ha chiesto un sommario giudizio sulle scelte adottate e sulle alternative a disposizione dell’amministrazione per sopperire al milione e mezzo mancante limitando l’aggravio fiscale. Numerosi gli interventi delle associazioni presenti: dagli investimenti nel fotovoltaico alla sensibilizzazione nei confronti dell’affido familiare, dall’assenza di loculi cimiteriali all’appiattimento culturale e turistico, dalla carenza di lavoro agli elevati costi degli affitti per le case. Il gruppo consiliare di centro-sinistra ha preso nota, confidando nella possibilità di emendamenti al bilancio, durante la cui discussione i consiglieri incalzeranno sulla necessità di conservare delle fasce di esenzione IRPEF e di considerare anche la vendita degli immobili comunali poco remunerativi una eventuale fonte d’entrata.

Interessante, dunque, si è rivelato il coinvolgimento delle associazioni nell’ottica di una comune responsabilità civile, ma ancor più interessante sarebbe stato capire qual è, secondo il PD, la strada alternativa da percorrere per non pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, così che i presenti potessero discutere (senza necessariamente scegliere) di entrambe le modalità d’azione.
Ciò che non è accaduto giovedì scorso accadrà giovedì prossimo?

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