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IERI, INCENDIO A "VILLA ELINA" E A UNA TORRETTA. Fotogallery

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di Gianni Nicastro


Protezione Civile, Vigili urbani, due squadre di pompieri intervenuti da Bari, poi una terza da Putignano a dare il cambio alle due che smontavano alle 21:00, i tecnici dell’Enel. Un notevole dispiegamento di forze ieri pomeriggio per spegnere il fuoco che aveva accerchiato “Villa Elina”. E' andata a fuoco un’area di tre ettari tutta intorno a quel bene di interesse storico-architettonico che si trova sulla parte alta di via Montevergine, di fronte alla cabina dell’Enel. La contrada è Ciccoseverini, come testimonia la scritta su una vicina casa di campagna.

La sterpaglia ha portato l’incendio fin sotto i grandi pini che circondano la villa, gli alberi hanno preso fuoco. I primi ad intervenire sono stati i volontari della protezione civile (corso Garibaldi) che col loro mezzo-idrante hanno contenuto le fiamme fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. Dietro la villa c’era un deposito di teloni che per fortuna non si è incendiato, mentre si è bruciato, insieme all’erba secca, tutto il materiale plastico che si trovava sparso nell’area. C’era una bombola di GPL nell’erba bruciata, si è temuto il peggio. I Vigili del Fuoco hanno poi tranquillizzato tutti: quella bombola era già un rottame prima dell’incendio, schiacciata, rotta e arrugginita.

Come al solito non si sa chi, o cosa, abbia innescato il fuoco. I residenti della zona raccontano di un fuoco divampato intorno alle 16:00, partito probabilmente dalla parte del paese e sospinto, dal leggero vento, verso la circonvallazione. Sulla sua strada il fuoco ha incrociato una torre di campagna, con una porta di ferro dalla parte della strada e una finestra piccola sul retro. Accatastata sotto quella finestra c’era un po’ di legna che, ovviamente, si è bruciata portando le fiamme dentro la torretta dove, ha fatto sapere il proprietario intervenuto sul posto, c’era materiale agricolo, prevalentemente filo di ferro e plastica (non teloni però). La torretta, di mattoni e cemento, si è trasformata in un forno incandescente che ha bruciato per tutta la notte.

C’era il sindaco che sin dalla 19:00 ha seguito passo passo tutte le operazioni di spegnimento. Quella torre è la cosa che più ha preoccupato Roberto Romagno: il calore stava indebolendo l’intera struttura già alquanto precaria. I pompieri prima di dare acqua hanno voluto si chiamasse l’Enel per farla isolare dalla corrente elettrica; dopo un po’ l’Enel ha mandato un tecnico da Mola a scollegare il filo.
Il sindaco voleva che i pompieri intervenissero con una demolizione controllata, ma la squadra di Putignano, unica rimasta a quell’ora, non ha voluto né demolire, né spegnere il fuoco dentro la torre ritenendo fuori pericolo la situazione e che il fuoco all’interno si sarebbe spento da solo. A quel punto la torre è stata isolata con il tipico nastro bianco e rosso che segnala il pericolo e la demolizione rimandata ad una ordinanza ad hoc che l’ufficio tecnico dovrebbe aver fatto stamattina.

Siamo ritornati poche ora fa alla villa e sotto ai pini c’era ancora fumo.

Fotocronaca

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