L'OMINO DAL CAPPELLO GRIGIO A LARGHE FALDE
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- Pubblicato Giovedì, 28 Giugno 2012 09:52
- Scritto da Saverio Ciavarella
di Saverio Ciavarella
E’ scomparso Francesco Amodio una delle figure più caratteristiche della società e del Socialismo rutiglianese
Se n’è andato sulle vibranti note della Mater Pietosa del m.stro Lacerenza l’omino dal cappello grigio a falde larghe che da oltre settanta anni era lì davanti alla sua baracca trainata a mano, all’inizio del viale della stazione o “dello struscio” oppure all’angolo di via Diego Martinelli e Piazza C. Battisti.
Vendeva frutta secca di ogni tipo. Il suo nome: Francesco Amodio soprannominato “Ciccio stoppa e crine” in quanto, sin da ragazzo si industriò a vendere di tutto persino grossi aghi, filo, stoppa e crine per cucire riempire materassi. Era lì tutti i giorni: sotto il torrido e spossante sole di Luglio oppure tra le sferzanti e gelide folate del maestrale di Dicembre.
Sulla sua bancarella, in bella mostra in sacchetti di juta frutta secca a volontà: nocciole, noccioline, fichi secchi farciti, lupini salati, ceci fritti in polvere di tufo fresco, semi di arachidi, semi fritti di zucca rossa, castagne, noci e tante altre leccornie.
Per la felicità dei bambini, poi, svettavano in cielo palloncini colorati di ogni forma: cuori, coniglietti, paperotti.
Ciccio stoppa e crine con l’immancabile crocchio di amici era diventato una specie di “Radio Londra” e ralitivo Comitato di Redazione dal quale partiva il gossip più aggiornato e spinto sui cittadini rutiglianesi e soprattutto sugli Amministratori Comunali ai quali si faceva barba e capelli raccontando le loro virtù pubbliche e vizi privati.
I richiestissimi posti di vendita all’inizio del Viale della stazione e Diego Martinelli non gli furono quasi mai assegnati dalla Polizia Municipale ma se li auto scelse con un pò di prepotenza abusando anche, a volte, della numerosa prole da mantenere. Tre sono i potenti, era solito ripetere in questi casi, in dialetto rutiglianese: il Re il Papa e… chi non tiene niente!
A metà degli anni settanta Amodio fu segretario sezionale del Partito Socialista e dal 1981 al 1986 venne eletto, per lo stesso Partito Socialista, Consigliere Comunale, con molti voti di preferenza.
In quel Consesso, Ciccio, si batté sempre con fermezza a favore delle classi più deboli e soprattutto tentò la valorizzazione del centro storico di Rutigliano dove lui abitava con la moglie Olimpia in via Ascanio S. Felice, 12.
Caratteristico era il suo eterno cappello grigio a larghe falde e le sue piccole dita tra le quali sono sgusciati quintali e quintali di frutta secca venduta al minuto, al prezzo e al peso da lui e solo da lui stabiliti.
Sono sicuro che Ciccio Amodio continuerà da Lassù la sua battaglia per la emancipazione delle classi più povere ma soprattutto continuerà a fare felici i nostri bambini e quelli di tutto il mondo regalando loro palloncini colorati a forma di piccoli Angeli, cuori e coniglietti!