STORIA DI ORDINARIA INCIVILTA’
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- Pubblicato Lunedì, 25 Giugno 2012 13:31
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
La fotogallery che qui pubblichiamo ci è stata inviata da cittadini, lettori di Rutiglianoonline. Denuncia quello che è sotto gli occhi di tutti. Nel centro storico, Vico III Porticella, c’è stata fino a sabato notte una minidiscarica. Era lì da diversi giorni a preoccupare i cittadini residenti per il rischio igienico-sanitario che una situazione del genere può creare a causa delle alte temperature e della strettezza delle vie. Gli operatori della ditta Gassi-Esposito hanno ripulito la mattina presto di ieri quella e tutte le altre minidiscariche che c’erano nel centro storico. Ma quando durerà la pulizia che è stata fatta? Temiamo poco.
Si ha l’impressione che il comune non abbia compreso appieno come stanno le cose qui a Rutigliano a proposito della sporca e vigliacca pratica dell’abbandono di immondizia per strada. Sono passati quasi otto mesi e il fenomeno non accenna a diminuire. Il centro storico continua ad essere preso di mira da questi incalliti balordi, la campagna è nelle stesse condizioni anche se qui, gli utenti della sporcizia, probabile siano diversi da quelli del centro storico.
E’ verosimile che la campagna sia presa d’assalto da chi quotidianamente vi si reca per lavoro, non è pensabile che uno che abita nella città si prenda il fastidio di andare in campagna ad abbandonare i propri, personali, rifiuti. Così come riteniamo che ad abbandonarli nel centro storico siano i residenti. Pensiamo anche che chi abita nel borgo antico sappia, conosca gli incivili, gli untori che appestano la città. Questi cittadini quasi certamente non sono d’accordo con quella disgustosa pratica, magari fanno il proprio dovere nella raccolta differenziata. Allora denuncino, li fotografino nel mentre abbandonano l’immondizia, perché questo è un reato perseguibile solo in flagranza. Bisogna coglierli sul fatto questi caproni, o produrre una documentazione video, fotografica, che li ritrae in modo riconoscibile.
La polizia provinciale e i vigili urbani possono fare poco nella repressione di questo fenomeno. Questo fenomeno può essere drasticamente ridimensionato solo con la collaborazione dei cittadini. Denunciare gli sporcaccioni non è un comportamento infame o una brutta azione, è un atto di civiltà, un omaggio alla legalità. Chi denuncia un reato, uno sfregio alla città, un comportamento incivile, compie una azione giusta, riscatta l’onestà e la buona educazione della maggior parte dei cittadini di Rutigliano di fronte alla disonestà e all’arroganza degli untori della spazzatura.
Insieme alla collaborazione dei cittadini ci vorrebbe che il comune facesse almeno tre cose.
Telecamere posizionate nei punti più strategici della città presi d’assalto dal fenomeno. Un programma di videosorveglianza con l'attrezzamento di una sala operativa il comune lo aveva messo già in cantiere tre anni fa; le telecamere già installate in alcuni punti della città sono frutto di quella programmazione.
Ci vuole poco ad organizzare un sistema di segnalazione, da parte degli operatori della raccolta differenziata, dei civici che non espongono i contenitori la notte pur essendo iscritti a ruolo della Tarsu, quindi, in possesso del kit della differenziata. Perché la cosa che spesso i cittadini ci riferiscono è di utenti che non hanno mai esposto le pattumelle sin da quando è cominciato il nuovo servizio o che le espongono molto, molto di rado. A queste utenze il comune, attraverso la Polizia Municipale, ha tutta la legittimità di chiedere come facciano a smaltire i propri rifiuti, perché è impossibile che un famiglia non ne produca. Dare indicazioni su dove, o come, conferire i rifiuti ai residenti di fatto, non censiti, italiani o stranieri. Questi abitano a Rutigliano, producono rifiuti, ma non hanno i contenitori.
Tre cose, due delle quali a costo zero. Non faranno certo scomparire il problema, ma se si praticassero staremmo sulla buona strada.
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