EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' E CITTADINANZA ATTIVA
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- Pubblicato Venerdì, 08 Giugno 2012 13:13
- Scritto da Tino Sorino
di Tino Sorino
A conclusione del percorso biennale di educazione alla legalità e cittadinanza, che ha coinvolto i ragazzi di 2° e 3° media della Scuola “Manzoni” di Rutigliano, organizzatrice dell’iniziativa, sabato 9 giugno, alle ore 18.00, presso l’Auditorium della Succursale dell’Istituto, avrà luogo la manifestazione finale “Noi cittadini attivi- Le(g)ali al Sud”.
Interverranno Marco Guida, Presidente Associazione Nazionale Magistrati Distretto di Bari, Marco Dinapoli, Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi, Pasquale e Piero Campagna, Testimoni di giustizia, Dario Allegretti, Comandante Compagnia Carabinieri di Triggiano, Marilina Marrone, Responsabile Nazionale Amnesty International, Pinuccio Fazio, Testimone di legalità, padre di Michele Fazio, Roberto Romagno, Sindaco di Rutigliano.
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro fotografico che raccoglie tutte le esperienze vissute dai ragazzi “Il progetto”, afferma il dirigente scolastico Nicola Valenzano, suddiviso in tre moduli, sui temi della lotta alla Mafia, sull’educazione all’autocontrollo nei confronti delle problematiche sociali e sul rispetto dei diritti umani, si è incentrato sulle attività che sono state tutte pratiche e laboratoriali”.
I ragazzi sono stati, quindi i veri protagonisti attivi di ogni intervento e poi testimoni diretti, attraverso il viaggio a Palermo di fine marzo scorso della durata di tre giorni, sui luoghi simbolo della lotta alla Mafia ( dalla Casa- memoria “Felicia e Peppino Impastato” a Cinisi, in provincia di Palermo, alla sede dell’associazione “ Addio pizzo” del capoluogo siciliano, al luogo della strage di Capaci, all’albero di Falcone nella centralissima via Notarbartolo a Palermo).
Emozionante è stato l’incontro dei ragazzi, durante il biennio, con i Testimoni di giustizia Giovanni Impastato, Pinuccio Fazio e Tilde Montinaro. Partendo proprio dalla citazione di Antonio Gramsci “L’indifferenza è il peso morto della storia”, “Noi”, sottolinea Angela Palumbo, referente del progetto insieme con Angela Redavid, “vogliamo educare, invece, a non essere indifferenti ma cittadini attivi, partecipi della società".