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SPENDING REVIEW E COMUNE DI RUTIGLIANO

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di Antonio Fortunato


Si è parlato  molto negli ultimi mesi di “spending review” , cioè,  di revisione della spesa. Lo  scopo è quello di ridurre le spese delle pubbliche amministrazioni, per evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. La razionalizzazione e il contenimento dei costi sono infatti fondamentali per garantire, da un lato il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, dall’altro l’ammodernamento dello Stato e il rilancio il circuito economico.
L’intervento non riguarda e non può riguardare solo le Amministrazioni Centrali; vero è, infatti,  che circa l'80% degli acquisti sono in capo alle autonomie locali e il governo centrale ignora chi ha speso, per cosa, a che prezzo, presso chi e se la spesa era necessaria, congrua o meno.

Non voglio entrare nel “dibattito”, più volte sentito, che -nella cultura diffusa degli operatori/amministratori pubblici- i beni e i soldi della collettività, al contrario di quelli propri, sono ritenuti  come una sorta di res nullius, quasi fossero numeri e basta, cifre senza peso. Certo è che tale situazione andrebbe “governata” dal sistema, valutando forme di organizzazione che, sul versante dei controlli, prevedano i giusti contrappesi in forma mirata e che, quanto ai profili di economicità ed efficienza, facciano di tutto per ispirarsi agli schemi di tipo privatistico.

Questa premessa aveva lo scopo di introdurre una analisi -sia pur empirica e certamente migliorabile ed integrabile- sulle spese del Comune di Rutigliano in un anno solare tramite la lettura delle determinazioni pubblicate sull’Albo Pretorio (... alcune non sono disponibili!), ciò anche allo scopo di portare all’attenzione dei Cittadini e degli Amministratori Locali dei capitoli di spesa che “potrebbero” e “dovrebbero” essere rivisti per offrire altri e più sentiti servizi alla collettività.

Ho preso in considerazione le oltre 500 determinazioni dirigenziali di un anno solare del Comune di Rutigliano; ho escluso dall’analisi quelle riguardanti la normale attività/operatività dell’ente (spese di funzionamento, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, appalti, provvedimenti al personale, contribuzioni  agli amministratori , ecc.); ho altresì escluso dall’analisi i sacrosanti  interventi di carattere sociale ed assistenziale a favore di minori, di disagiati, di problematici e di anziani ed ho soffermato la mia analisi solo agli “impegni di spesa” per contributi e “sponsorizzazioni” a manifestazioni varie.

Senza voler entrare in valutazioni e considerazioni di merito sull’opportunità di tali “sponsorizzazioni” -circa un centinaio nel corso di un anno- che sono costate alle casse del Comune (... e che, forse,  hanno tolto risorse alla cittadinanza per progetti di più ampio respiro!) una cifra superiore a €.255.000 (si veda tabella linkata qui sotto). L’esame dei dati mi porta ad affermare, sia pure provocatoriamente:
• che, in molti casi, si tratta di interventi a pioggia corrisposti senza nessuna progettualità per il principio che “un piccolo contributo non si nega a nessuno”, con l’aggravante che, così facendo, non si  “spinge” e non si premiano le forme di aggregazione tra più individui o tra comitati con il medesimo scopo,  ma solo gli  individualismi;
• che parte importante delle spese sostenute in “sponsorizzazioni” in un anno riguardano il noleggio di gazebo, palchi, amplificatori ed impianti luce, (... forse il Comune, se si fosse accorto dell’ammontare globale speso, avrebbe potuto acquistare direttamente le strutture necessarie o avrebbe potuto valutare una ristrutturazione di alcuni locali di sua proprietà);
• che con le spese  sostenute in un anno per stampa di manifesti, locandine ed inviti, il Comune forse avrebbe potuto acquisire una rilevante quota sociale in una tipografia (... ricavandone pure un utile sulle stampe!);
• che pare, per esempio, illogico ed incomprensibile spendere circa 7000 euro per  300 sedie impilabili e poi noleggiarne 200 o 700 in occasione dei alcune manifestazioni,
• che, per esempio, non si capisce cosa “ci azzecca” corrispondere  per lo “sportellogiovani”  50 ore ad un  giornalista professionista ed altre 50 ore ad un coordinatore redazionista,
ma considerazioni di questo tipo se ne possono fare sui vari capitoli di spesa di cui alla tabella allegata.

Pur avendo detto che la mia analisi si sarebbe “fermata” sugli impegni di spesa per i contributi/”sponsorizzazioni” alle manifestazioni alcune deliberazioni estrapolate dal contesto più generale, hanno richiamato la mia attenzione:
• quelle, per esempio, che rinviando a precedenti contratti o capitolati d’appalto, risultano talmente generiche da non permettere una “lettura trasparente” ai cittadini (... vedasi quelle sulle manutenzioni delle strade comunali e del verde pubblico, sull’impianto e manutenzione delle essenze arboree in certe piazze cittadine o nella villa comunale; vedasi anche quella sul randagismo, che -come già in passato avevo scritto- nulla dice sul numero dei cani attualmente ricoverati nella struttura della Mapia, nulla sul numero degli animali eventualmente morti, nulla sul numero dei cani accalappiati e microchippati dall’ASL nel corso degli ultimi 5 anni e portati al canile);
• quelle che conferiscono un  incarico professionale a un medico  allo scopo di supportare per  6 mesi -con un costo annuo di 15.000 euro (in precedenza il costo di altro medico era di 20.000 euro)- l’Area legale del Comune per l’accertamento e la determinazione dell’entità dei danni fisici in conseguenza dei sinistri avvenuti sulle strade comunali,  ... somma che pare obiettivamente eccessiva contro solo 7 richieste -nell’anno solare preso in considerazione- di risarcimento danni, di cui 5 definite transattivamente;
• quelle che prevedono una spesa di oltre 7.000 euro per la riparazione e sostituzione di pezzi  rotti dei giochi della pineta comunale (... forse con lo stesso importo si sarebbero potute comperare nuove),
• o quelle che prevedono una spesa di oltre 11.400 euro solo per materiale per verniciare e ferramenta per i lavori di tinteggiatura delle pareti e delle porte e altre piccole riparazioni effettuati dai collaboratori scolastici  della scuola SETTANNI e della  scuola ALDO MORO (… con tale somma si saranno sicuramente acquistate diverse decine di quintali di tinta!).

Scarica qui la tabella spese sponsorizzazioni

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