NUOVO ROMANZO DI VITO ANTONIO LOPRIENO, AL PRESIDIO DEL LIBRO
- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 21 Marzo 2012 10:02
- Scritto da Paola Borracci
"IL MARE DI LATO" - IL NUOVO ROMANZO DI VITO ANTONIO LOPRIENO AL PRESIDIO DEL LIBRO DI RUTIGLIANO
Nella suggestiva cornice del Caffè artistico- letterario "Torre Belvedere" venerdì 23 marzo, ore 19, Vito Antonio Loprieno presenta il suo nuovo romanzo "Il mare di lato" (Il Grillo Editore). Un evento dedicato alla Puglia e al suo mare, organizzato dal Presidio del Libro di Rutigliano e dalla Libreria Barcadoro, in collaborazione con il Comune di Rutigliano, con la Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo e con l'Associazione "Menti a piede libero".
Insieme all'autore intervengono: MARIA LENOCI, Giornalista, e PAOLA BORRACCI, Responsabile del Presidio del Libro di Rutigliano.
Letture e performance artistica di MARIA GIAQUINTO e GIUSEPPE DE TRIZIO dei "Radicanto".
Seguirà un assaggio "di mare".
Ingresso libero - www.torrebelvedere.it - Infotel.347.5059535
L'AUTORE
Nato a Monterotondo di Roma ma di origini baresi, Vito Antonio Loprieno, ha vissuto fino a sedici anni a Matera. Ideatore e co-fondatore dell'Associazione culturale "Arterrae" e del Consorzio Centrale dell'Arte, è attualmente segretario generale della SLC CGIL di Puglia, il sindacato della comunicazione.
IL LIBRO
Dopo il successo di “Lorodipuglia”, Vito Antonio Loprieno torna a parlare della sua amata terra. Precisamente del suo mare, l’Adriatico, attraverso storie raccolte chiacchierando con la gente del posto, attraverso il libro dal titolo “Il mare di lato“. Il libro parla di un ex ferroviere di Mola di Bari, Francesco Pascazio, figlio di un bracciante e nipote di pescatori, e del suo incontro con il professor Aurelio Viggiano, di origini pugliesi, appassionato di quel mare “di lato” tanto caro a Francesco. In un romanzo corale, si intersecano le storie di pescherecci del litorale Adriatico, tra i marinai che hanno dato la loro vita al mare, con i soldati che hanno difeso la patria sino alla fine. “Un’indagine alla scoperta delle armi chimiche seppellite sui fondali marini. Per imparare ad amare il mare e scommettere sul futuro del genere umano”.