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LA BENZINA ALLE STELLE, COME FARE?

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di Tino Sorino


Intervista al responsabile regionale della Federconsumatori  Puglia Mimmo Zambetta, in visita alla sede di Rutigliano.
Sabato  mattina 10 marzo, all’interno del locale sportello Federconsumatori Puglia, sito in via Scesciola n.68 (Centro storico) abbiamo rivolto alcune domande a Mimmo  Zambetta.

Qual è il costo attuale della benzina rispetto a quello di inizio anno?
«Ormai non se ne può più, la benzina si attesta al costo di 1,87 euro al litro (ndr: ormai il prezzo della benzina ha raggiunto i  2 euro) con dei picchi in alcune zone di oltre 1,94 euro al litro. Mentre il gasolio viaggia oltre 1,78 euro al  litro».

Con questi ultimi aumenti cosa costa in più un pieno di benzina?
«Se consideriamo 2 pieni al mese, costano agli automobilisti ben 18 euro in più al mese. La cosa peggiore poi, sono le ricadute per una famiglia media rispetto allo scorso anno per la spesa alimentare. Gli aumenti che si sono avuti, corrispondono a ben 40 giorni di spesa alimentare. Non è uno scherzo, tirare avanti non è semplice».

Allora il dato è allarmante per i consumatori quindi, insostenibile per le famiglie.
«Sicuramente il dato è allarmante, specie in assenza di provvedimenti  urgenti da parte del Governo. Di questo passo, il costo della benzina viaggia spedito sui 2 euro litro; per le famiglie medie corrisponde a 50 giorni di spesa alimentare».

Cos’altro provoca l’aumento della benzina?
«Le condizioni delle famiglie per l’acquisto dei beni di consumo e di prima necessità si aggraveranno sempre di più. Il nostro sistema di distribuzione e non solo, viaggia tutto su gomma, di conseguenza gli aumenti della benzina si ripercuotono a catena su tutti i beni di acquisto, con la conseguente perdita del potere di acquisto per le famiglie».

A questo punto, cosa occorre fare e cosa propone la Federconsumatori Puglia?

«Innanzitutto è urgente e necessario intervenire sulla tassazione applicando un meccanismo automatico dell’accisa che preveda la diminuzione della stessa quando il costo del petrolio aumenta ed impedendo che l’IVA a settembre aumenti».

Ritiene necessario, inoltre, liberalizzare tutto l’intero settore?
«Per fare qualche esempio: già oggi alle pompe bianche (quelle senza marchio) la benzina costa più di 15 centesimi di euro in meno ma in Puglia sono solo 20 le pompe bianche, in Toscana sono più di 40, nel Molise c’è ne sono 20».

Purtroppo vale ancora la logica delle lobbies sulle liberalizzazioni ed ancora debole è l’azione del Governo.

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