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I CITTADINI CONTRO CHI NON DIFFERENZIA

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di Rosalba Lasorella


Siamo in Via Cavallotti, proprio dinanzi all’Ecoteca gestita dalla ditta Gassi-Esposito e contro le cui porte i “soliti ignoti” persistono nell’abbandonare buste di immondizia, spesso ben impilate.
Da ieri mattina, sulla campana del vetro è affisso questo incisivo cartello, ennesima evidente manifestazione di un malessere vissuto da molti cittadini, stanchi di veder trasformati i verdi contenitori in piccole discariche.

In effetti, la tendenza ad ignorare la pratica della raccolta differenziata e a circondare le campane del vetro di rifiuti d’ogni genere sembra essere particolarmente diffusa in tutto il paese ed induce a riflettere sulla possibilità che il fenomeno si estenda piuttosto che scomparire. Il cartello, però, dimostra che accanto ai cittadini ancora restii ad accettare un sistema così rivoluzionario (e dai risultati indubbiamente positivi), vi è una parte della comunità ormai educata e decisamente poco tollerante nei confronti di questi episodi. Esso -non il primo e probabilmente neanche l’ultimo- nasce con l’intento (aldilà dell’esplicita offesa) di spingere gli «incivili» a comprendere -e magari a sfruttare- i benefici introdotti da questo particolare sistema di differenziazione, evidenziando la stupidità di un comportamento controproducente tanto per sé stessi quanto per l’ambiente in cui si è comunque costretti a vivere.

Si tratta di un segno importante, la sintomatica reazione di una città che lotta con sé stessa, di un paese che sta raccogliendo consensi ed encomi in tutto il territorio nazionale e che, tuttavia, è chiamato a fare i conti con l’impossibilità di una coscienza unanime a causa della pigrizia e dell’ignoranza di alcuni (fortunatamente pochi).
Il cartello, le animate discussioni, gli schieramenti e le polemiche, dimostrano che Rutigliano non ha solo voglia di cambiare, di evolversi, ma ha soprattutto bisogno di confrontarsi, di dialogare, di esaminare con cura le dinamiche di un sistema a cui si dovranno necessariamente apportare delle migliorie, ma che già a pochi mesi dalla sua introduzione ha prodotto visibili trasformazioni.

Dopo gli sforzi profusi per praticare a dovere la raccolta differenziata, l’indignazione dei cittadini appare quasi inevitabile: la vera sfida sarà fare di ciò che divide il paese l’arma per unirlo, nel nome di uno sviluppo sostenibile a cui tutti siamo chiamati a contribuire.

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