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FISCHIETTO. IL VINCITORE, IL PROFESSORE, L’AMBASCIATORE

di Rosalba Lasorella

Si è conclusa ieri la tradizionale fiera del fischietto che, anche quest’anno, si è confermata un appuntamento imperdibile per cittadini e visitatori. Dopo l’apertura di martedì 17 -che nonostante il freddo ha permesso ai rutiglianesi e ai primi turisti di apprezzare la bellezza dei variopinti manufatti- i festeggiamenti legati al culto di Sant’Antonio, al nostro bene più famoso nel mondo (insieme all’uva) e, di conseguenza, al Carnevale, sono proseguiti con l’animazione nel borgo antico.

Prima, però, di attirare la folla tra le strette vie del centro storico, si è provveduto a premiare il fischietto che il ‘popolo’ ha ritenuto meritevole di vincere la 24^ edizione del concorso del fischietto in terracotta, promosso dal Comune di Rutigliano per spronare gli artisti a cimentarsi (e a confrontarsi) con il tema del sacro e del profano.
La premiazione è avvenuta lo scorso venerdì presso Palazzo San Domenico -dove è allestito il Museo del Fischietto intitolato a Domenico Divella- ed ha riunito i piccoli e i grandi partecipanti che hanno così ottenuto il dovuto riconoscimento.

La giuria popolare, ossia i 628 visitatori votanti, ha assegnato il primo premio a Francesco Laforgia per l’opera “Sacro e Profano in quel di Bari” (vincitrice anche del premio per la satira), seguito da Vito Moccia con l’opera “U’ profoit” e da Pietro Leone con l’opera “Undicesimo comandamento: non pagare l’I.C.I. d’altri”. (Clicca qui per i vincitori della giuria tecnica)

Premiato anche Francesco Rigon di Nove per il fischietto più innovativo (scelto dalla commissione organizzatrice) e l’artista barese Francesco Di Gennaro distintosi per la sua attività; fondamentale il contributo e la collaborazione delle scuole (dalle elementari alle superiori) che persistono nell’intento di educare gli alunni alla valorizzazione delle antiche tradizioni nostrane, ottenendo sempre apprezzabili risultati.

La serata è stata impreziosita dalla presenza del professor Pietro Sisto, docente di Letteratura Italiana e di Storia del Libro e dell’Editoria nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. Profondo conoscitore della storia e della cultura meridionale, il prof. Sisto ha tenuto un’interessante lezione dal titolo “Sant’Antonio Abate, il maiale e il Carnevale”, passando in rassegna la simbologia legata al Santo e rendendo il pubblico presente più consapevole della tradizione a cui, ancora oggi, si mostra fortemente attaccato.

Il prof. Sisto non è stato l’unico ospite degno di nota in questa manifestazione particolarmente partecipata: ieri mattina, dopo l’esibizione della Grande Orchestra di Fiati Città di Rutigliano e dei bambini del 2° Circolo Didattico “Aldo Moro”, è tornato sul palco della nostra città l’attore e regista Sergio Rubini.
La promessa strappatagli l’estate scorsa, quando dinanzi ad una folta platea ha presentato il suo spettacolo “Io tra di voi”, è stata così mantenuta: alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Introna, del Vice Presidente della Provincia Altieri, del Sindaco di Rutigliano Romagno, degli assessori e del Presidente del Consiglio Comunale Colamussi, all’artista pugliese è stato conferito il titolo di Ambasciatore del Fischietto (già assegnato, tra gli altri, a Gigi Proietti, Michele Mirabella, Licia Colò, Gabriella Carlucci).

«Avevo detto che sarei venuto e sono venuto, per cui il mio impegno a esibire il fischietto quando ne avrò l’occasione lo manterrò certamente» ha detto Rubini, al quale è stato donata una caratteristica riproduzione realizzata per l’occasione dal maestro Vito Moccia.

Una festa in grande stile, dunque, quella organizzata quest’anno per celebrare il colorato prodotto: resta, tuttavia, da ascoltare la voce più importante, la voce dei figuli senza i quali a nulla servirebbe tutto ciò che c’è intorno.
A breve sarà possibile prendere visione della lezione del prof. Sisto, del conferimento del titolo di ambasciatore, dell'intervista a Sergio Rubini e ai visitatori della Fiera del Fischietto.