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DOMANI CONFERENZA DI SERVIZI SUL PARCO NATURALE LAMA S. GIORGIO

Sono stati chiamati all’appello sette comuni (Bari, Rutigliano, Triggiano, Noicattaro, Casamassima, Sammichele e Gioia del colle), trente associazioni ambientaliste riconosciute, dieci organizzazioni imprenditoriali, tre organizzazioni professionali agricole e otto tra enti e amministrazioni statali. L’occasione è la Conferenza di Servizi “finalizzata all’istituzione del parco naturale lama San Giorgio e Giotta”. E’ stata convocata dall’on. Nichi Vendola per domani alle ore 10:00 presso il Servizio Assetto del Territorio della regione Puglia in via delle Magnolie n 68 (zona industriale di Modugno).

Si tratta di un “aggiornamento” della conferenza di servizi che, sullo stesso tema, si è tenuta a settembre del 2007, un aggiornamento che arriva dopo più di quattro anni. Se la pubblica amministrazione, in generale, dovesse procedere così come la regione Puglia ha proceduto con l’iter della istituzione del parco naturale in questione, partorirebbe un provvedimento ogni vent’anni.

Si comincia, infatti, a parlare di parco naturale -in riferimento al solo tratto di Triggiano della lama San Giorgio- con la legge regionale 19/1997, che detta le norme per l’istituzione delle aree protette in Puglia. Ci sono voluti, poi, cinque anni -luglio 2002- perché l’Ufficio Parchi e Riserve Naturali della regione avviasse una serie di incontri tecnici con le amministrazioni dei comuni interessati per discutere su una proposta che definisse i confini del parco.

L’anno successivo (aprile 2003) comuni e associazioni sottoscrissero “la cartografia perimetrale dell’area da sottoporre a tutela”. Da questo momento ci sono voluti quattro anni per indire la prima conferenza di servizi nella quale cominciare a discutere seriamente sulla istituzione dell’area naturale protetta lama S. Giorgio-Giotta. La conferenza di domani segue a ruota quella di quattro anni fa. Dal 1997 a domani sono passati, dunque, 14 anni e siamo ancora all’aggiornamento di una conferenza di servizi tenutasi quattro anni fa.

Ora, la conferenza di domani deve finire con la chiusura dell’iter consultivo e, siccome è già tutto pronto (progetto e documento d’indirizzo), dopodomani -o nello stretto giro di alcuni giorni- la legge di istituzione dell’area naturale protetta lama S. Giorgio-Giotta può approdare in consiglio regionale per la definitiva approvazione.
Se questo domani -o a brevissimo termine- non dovesse succedere, saremmo di fronte ad una lunga e voluta pantomima amministrativa, utile solo a prendere in giro innanzi tutto il territorio e le comunità delle due lame, poi anche i soggetti convocati a quella conferenza realmente convinti della necessità di tutelare quei due solchi geologici pieni di storia naturale e umana.