RIFIUTI. L’INDIGNAZIONE DEI CITTADINI E I VANDALI
- Dettagli
- Pubblicato Domenica, 11 Dicembre 2011 18:00
- Scritto da Gianni Nicastro
Due fatti di cronaca successi sabato mattina, che riguardano la raccolta differenziata porta a porta o, meglio, alcune sue indirette conseguenze.
L’INDIGNAZIONE DEI CITTADINI
A fronte dell’ignota (idiota) inciviltà dell’abbandono delle buste di immondizia nel centro storico e altrove, c’è l’indignazione dei cittadini che hanno colto con senso di responsabilità e interesse il radicale cambiamento del sistema di raccolta dei rifiuti. In via Imbriani, proprio sull’incrocio con corso Garibaldi, dove prima c’erano due cassonetti, alcuni residenti del centro storico continuano a buttare buste di immondizia come se quei cassonetti non fossero mai stati tolti.
Cos’è, nostalgia da cassonetto? Non accettazione del nuovo sistema? Ripicca verso l'appaltatore? E’ probabile che siano tutte e tre le cose messe insieme. La maggior parte dei cittadini del centro storico, però, la raccolta differenziata la fanno e, decisamente, non accettano che ci siano persone che continuano a sporcare il proprio quartiere in quel modo.
Sono così indignati che proprio sul muro a ridosso del quale i menefreghisti buttano il loro lordume, hanno affisso un grande manifesto con un invito scritto a caratteri cubitali: “Avviso. Per la gente incivile che lascia le buste in questo posto. Sappiamo chi siete…!!! ‘Siete dei mascalzoni’. Vi hanno dato i bidoni non per cucinare ma per metterci la spazzatura. Imparate ad usarli se ci riuscite, ma dovete farlo al più presto. Figli di NNN…”. Il manifesto è firmato da “Un comitato della zona incazzati e stanchi di vedere questo luridume”.
Noi speriamo che quei cittadini, “incazzati” per tanta inciviltà, denuncino i balordi responsabili di questo scempio visto che sanno chi sono. Un denuncia fatta anche in forma anonima, come suggerisce il comandante della Polizia Municipale dal comunicato sulla raccolta differenziata che il comune ha inviato alla stampa.
CACHI SPIACCICATI SULL'ECOTECA
Ieri mattina Carmine Esposito ha trovato la porta dell’ufficio relazioni col pubblico della sua ditta, l’Ecoteca, imbrattata di cachi spiaccicati. Qualcuno nella notte si è divertito a bersagliare la porta con frutta molle, e possiamo immaginare per quale motivo.
L’appaltatore ci riferisce che, da quando è partita la raccolta porta a porta, non solo l’Ecoteca, ma anche il portone di casa e l’auto sono bersagli di atti vandalici. Spesso, quando esce di casa, il sig. Esposito trova appese, alla maniglia del portone o allo specchietto dell’auto, buste di immondizia.
Qui non si tratta solo di chi abbandona perché infastidito dalle quattro pattumelle e dal nuovo sistema. Qui il messaggio è chiaramente indirizzato all’appaltatore, ritenuto responsabile di questo cambiamento. I fatti sono stati denunciati alla Polizia Municipale.
Insomma, c’è una quantità -per fortuna esigua- di persone che proprio non vogliono adeguarsi al nuovo sistema, che ritengono di poter personalmente decidere come smaltire i rifiuti, di farlo come meglio aggrada alla loro comodità, senza porsi nessun problema circa l’incompatibilità ambientale del vecchio sistema e la sua crescente insostenibilità economica. Non gliene importa nulla. Sono istintivi, i bisogni li fanno dove capita, come gli animali allo stato brado.