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ASSEMBLEA DEL COMITATO, “ADESSO VIGILANZA E MOBILITAZIONE”

Il Comitato Cittadino “Salviamo Lama San Giorgio-Vallone Guidotti” è tornato a riunirsi ieri, nella sala consiliare di Rutigliano, per discutere dell’emergenza ambientale che sta già colpendo e che potrebbe ulteriormente devastare uno dei luoghi più preziosi del nostro territorio.
Dopo la sentenza del TAR dello scorso 27 Ottobre, infatti, il depuratore di Sammichele ha iniziato a  riversare i suoi reflui a cielo aperto direttamente nella lama e il rischio che a questo si aggiunga presto anche il depuratore di Casamassima rimane molto elevato.

L’assemblea di ieri ha, dunque, voluto informare i cittadini delle ultime  amare novità e riprendere le fila di un discorso che si sta però rivelando un coraggioso monologo. Già, perché il Comune di Rutigliano, nonostante gli sforzi profusi per raccogliere consensi e partecipazioni, si ritrova ad affrontare in solitaria le incoerenze di un sistema politico- amministrativo che -è proprio il caso di dirlo- “fa acqua da tutte le parti”.

Tuttavia, come ha riferito il Sindaco Roberto Romagno, l’intenzione è quella di proseguire: «Io non mi fermo. Stamattina ho sentito il legale, l’orientamento è di appellare questo risultato, anche se bisogna pur dire che non ci si può fermare al semplice appello, ma bisogna recuperare tutti quegli elementi che vadano a rafforzare l’appello. Ci siamo anche dati un’organizzazione di lavoro, abbiamo stabilito il da farsi, iniziamo già da domani mattina: saranno fatti dei prelievi, vigileremo su quello che sta accadendo, ho in programma per la settimana prossima un incontro con il sindaco di Casamassima, ma vorrei maggior incisività da parte di tutti. Io avevo detto che sarebbe stato  opportuno che anche qualche privato si fosse costituito, così non è stato, però se l’azione è condivisa da più parti e supportata da più enti e da più istituzioni, si rafforza l’azione giudiziaria che stiamo portando avanti».

Il primo cittadino rutiglianese ha invitato, quindi, l’intera comunità a mantenere alta l’attenzione su un problema che richiede l’unione di tutte le forze politiche e di tutti i  soggetti che potrebbero realmente fare la differenza (come la Provincia di Bari, sulla cui presenza/assenza in molti si sono interrogati).

Della stessa opinione è Mario Manzari, portavoce del Comitato in difesa della Lama per la città di Casamassima, il quale ha sottolineato l’importanza di un coordinamento cittadino che riesca a raccogliere le energie disponibili e a convogliarle verso un unico obiettivo: salvaguardare la lama. Due sono, allora, le strade percorribili in supporto all’azione legale: vigilanza e mobilitazione.
Occorre da un lato verificare con costanza che le acque (per ora in territorio di Sammichele) siano effettivamente rispettose dei criteri stabiliti nella famosa Tabella 4, dall’altro tornare a smuovere le coscienze, a svegliare i cittadini dall’illusione che nulla accadrà alla nostra bellissima terra.

L’AQP è in agguato: basta il parere favorevole della Direzione Regionale della Soprintendenza Archeologica per rivivere l’incubo dei tubi nero- blu a Vallone Guidotti (tubi che – ricordiamo – qualche tempo fa sono stati rimossi, ma solo per evitare furti o danneggiamenti). Il Comitato Cittadino non desiste: con pochi assi nella manica, ha ancora delle carte da giocare e non c’è dubbio che voglia usarle tutte.