TAGESMUTTER, APERTE LE ISCRIZIONI
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- Pubblicato Lunedì, 10 Ottobre 2011 14:48
- Scritto da Oriana Tagarelli
Ancora una nuova idea per il nostro territorio: il progetto “Tagesmutter - Operazione Mamma: il nido su misura” è stato presentato venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Rutigliano. Tale iniziativa ben consolidata nel Nord Europa e nel Nord Italia, giunge a Rutigliano in seguito alla volontà di Fidalma (associazione di promozione sociale) che si mostra attenta e scrupolosa nel voler fornire un sostegno all’infanzia.
«Vogliamo offrire al nostro territorio questo servizio -ha detto la Presidente dell’associazione Daniela Marzovilla- sia come valore aggiunto sia per una maggiore conoscenza dell’associazione nel nostro territorio, in quanto il 90% dei soci, corsisti e allievi proviene da bari nord, Lecce, Taranto e Foggia».
Ad informarci in maniera dettagliata sul progetto è stata l’ex presidente coop. “Casa Bimbo Tagesmutter” di Bolzano, dott.ssa Giuliana Boscheri, attiva nel settore dell’occupazione femminile.
Come nasce la tagesmutter? «Nel 1992 in Alto Adige, quando c’erano solo due asili nido in tutta la provincia e il problema della copertura ai servizi all’infanzia era impellente -ci ha raccontato la dott.ssa Boschieri- cercai di capire come poter rendere tale settore più operativo e dopo aver bussato a tante porte, avviai un corso di formazione seguito da 15 donne affinché nascesse la cooperativa».
Cosa significa tagesmutter? Il termine TAGESMUTTER di origine tedesca (“mamme di giorno”) indica una figura professionale che lavora per un’impresa all’interno della propria casa, ha un’età compresa fra 18-60 anni, un titolo di licenza media e necessita di un corso di formazione di 250 ore per poter garantire sviluppo e benessere a uno o più bambini (età 3-36 mesi), assicurando alle famiglie un’assoluta flessibilità, diversamente dai nidi pubblici legati ad orari classici. La tagesmutter può, comunque, mantenere l’armonia con la propria famiglia, ottenendo, allo stesso tempo, un reddito economico.
Lo slogan di partenza -ha precisato la Boschieri - è “un lavoro per le donne, un nido sicuro per i bambini, una flessibilità di orari e una qualità di servizio”. La Legge afferma che la tagesmutter deve essere iscritta/o ad un albo professionale (tenuto dalla provincia) e deve appartenere ad una associazione o cooperativa di riferimento che istituisce una pedagogista e un sistema di coordinamento improntato sulla sicurezza, sull’igiene contrattualistica e sull’alimentazione.
Affinché il servizio possa rimanere costante nella qualità viene eseguito un aggiornamento formativo di 30 ore all’anno, dove non possono mancare momenti di incontro tra genitori-tagesmutter-pedagogista. Tutti questi valori aggiunti mostrano la diversità della tagesmutter dalla baby sitter.
Il corso “Tagesmutter” ha una durata di circa 200 ore e si terrà a Rutigliano presso l’associazione Fidalma, hanno sottolineato le coordinatrici del progetto ovvero la dott.ssa educatrice Mariangela Delledera e la dott.ssa psicologa Francesca Izzo. «All’interno della formazione -ha detto la dott.ssa Izzo- ci sarà una pediatra che illustrerà le regole della nutrizione del bambino infante e ci saranno 16 ore dedicate alla puericultura e alle proposte operative per il laboratorio e un tirocinio finale di 40 ore che certifica l’attività effettuata».
Le caratteristiche che Fidalma intende tutelare sono: la sicurezza domestica, il numero dei bambini (massimo 5 bambini, compresi i figli della tagesmutter), la professionalità di supporto, la flessibilità, l’erogazione del servizio e l’attività.
L’assessore ai servizi sociali del Comune di Rutigliano, Angela Reddavid -molto positiva nell’avvio di tale progetto che, a suo parere, ha una valenza non solo per i minori ma anche per le donne che non hanno ancora raggiunto la parità nel mondo lavorativo- ha specificato che la tagesmutter potrebbe essere una svolta per il nostro paese in quanto dovrebbe dar esempio ai genitori attuali.
L’assessore ai servizi sociali del Comune di Bari, Giuseppe Quarto, dopo aver sottolineato il connubio tra l’inserimento delle donne nel lavoro e il ruolo pedagogico, ha garantito la disponibilità della Provincia (come sovrambito) nella gestione dei corsi e del problema economico-sociale.
Il coordinatore del Piano Sociale di Zona, Luigi Caccuri, ha evidenziato, durante la presentazione, i buoni propositi dell’iniziativa nonostante il periodo di crisi economica sempre più incombente. «Rutigliano come Noicattaro -ha voluto precisare il dott. Caccuri- sente sicuramente una maggiore esigenza di tali figure, soprattutto nel periodo estivo, quando numerose mamme si svegliano presto la mattina per andare a lavoro»
L’ultimo intervento del dottor Franco Lombardo, dirigente del Comune di Noicattaro, ha sollevato qualche perplessità. «È sicuramente una bellissima iniziativa, ma bisogna stare attenti al rischio di naufragio perché ci sono elementi di ostacolo, come l’assenza assoluta di una normativa in quanto non abbiamo un albo -ha sottolineato il dott. Lombardo - e poi noto una scarsa spinta ad attivare il servizio. In mancanza di una normativa, una giovane donna pensa che forse è meglio fare la baby sitter».
La Dott.ssa Boschieri ha subito replicato, concludendo e chiarendo che l’associazione “Casa Bimbo Tagesmutter” è nata senza Legge ma oggi i servizi normativi all’infanzia sono riconosciuti a livello europeo, per cui la competenza è del Comune che intende avviare un progetto sperimentale.