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IL CONSIGLIO COMUNALE SI E’ TENUTO, NESSUNA DISERZIONE

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Come spesso accade, anche il consiglio comunale di giovedì scorso si è aperto con una serie di pregiudiziali, che altro non sono che questioni di carattere immediato sollevate dai consiglieri fuori dall’ordine del giorno e alle quali, eventualmente, viene data una risposta altrettanto immediata da parte dell’amministrazione.

Tra le più importanti c’è da segnalare la pregiudiziale di Vittorio Berardi sui ritardi con cui gli uffici comunali rispondono alle richieste di informazioni e di atti da parte dell’opposizione. Questo crea «un grave pregiudizio al diritto di informazione che i consiglieri comunali meritano» ha detto Berardi. Ha riferito che il problema, in consiglio più volte segnalato, impedisce la normale attività di controllo che un consigliere comunale ha il diritto/dovere di svolgere nell’espletamento del suo mandato elettivo.

L’altra questione, sollevata dal leader dell’opposizione, è quella che non si sa se gli atti deliberati dal consiglio comunale su problemi importanti come l’agricoltura siano stati spediti ai destinatari. «Non si riesce a sapere un numero di protocollo della spedizione di questi atti», redarguisce Berardi.

Appresso il consigliere Tonio Romito, nella sua pregiudiziale, ha chiesto notizie sulla rimozione dei tubi dello scolo del depuratore di Casamassima dal territorio di Rutigliano, gli ha risponde Roberto Romagno. «Le notizie che abbiamo allo stato attuale sono le stesse che sa lei». «Ufficialmente non abbiamo dati certi» ha detto il sindaco, che ha informato il consiglio sul ricorso al TAR del Lazio presentato dal nostro comune contro il decreto del 5 agosto scorso col quale il commissario Vendola ha ordinato al comune di Sammichele di scaricare i reflui del suo depuratore nella lama San Giorgio.

Il consigliere Michele Maggiorano, sempre in sede di pregiudiziali, ha sollevato un altro problema. «Mi è giunta voce -ha detto- che per quest’anno la regione Puglia non manderà fondi ai comuni, quindi al comune di Rutigliano, per i cosiddetti buoni libro». Maggiorano ha ricordato quanto fondamentale sia per le famiglie meno abbienti questo aiuto al diritto allo studio e ha chiesto al sindaco se «dal bilancio comunale si possono reperire dei fondi per venire incontro alla esigenze di questi nostri concittadini».

NEL VIVO DEL CONSIGLIO
Dopo le pregiudiziali la discussione è passata sui punti all’ordine del giorno.
Prelievo dal fondo di riserva. Qui il sindaco ha comunicato che spese correnti per iniziative culturali hanno richiesto un prelievo di 10.000 €. Trattandosi di una semplice comunicazione, il punto non ha richiesto nessuna discussione e votazione.

Il debito fuori bilancio. Un debito di 2.135 € che l’ass. alle finanze Nicola Mastrocristino ha chiesto ai consiglieri comunali di riconoscere. Deriva da un contenzioso del 2002 su un permesso a costruire rilasciato dal comune e impugnato da un confinate. Dopo nove anni il Tar dà ragione al ricorrente e cita il comune al pagamento delle spese legali. L’opposizione qui ha fatto notare che quel permesso non doveva essere rilasciato, che si è trattato di un errore del funzionario tecnico di allora, «un errore -ha detto Pasquale Coletta della minoranza- ammesso nella stessa delibera portata in consiglio».
L’opposizione ha chiesto più controlli da parte dell’amministrazione, che sia chiamato il tecnico a rispondere in solido rispetto alle sue responsabilità. Il debito alla fine è stato riconosciuto con il voto favorevole della maggioranza e contrario dell’opposizione.

La modifica al programma triennale delle opere pubbliche. E' toccato all’assessore all’Urbanistica Carmine Iaffaldano, che ha letto la sua relazione. La regione Puglia «dopo una prima esclusione dalla graduatoria delle progettualità ammissibili al finanziamento, ha dichiarato finanziabile il progetto dei lavori di completamento infrastruttura area zona PIP di via Adelfia per € 855.500». L’assessore qui ha omesso di dire che il progetto presentato dal comune di Rutigliano era di € 4.000.000, con i quali avrebbe fatto diverse opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Nella gran parte il progetto è stato bocciato dalla regione e il comune di quei 4 milioni ha avuto solo il 21,3 %.

Mimmo Gigante ha ricordato al sindaco e all’assessore che a febbraio scorso l’amministrazione con una delibera si era impegnata a far valere, nelle sedi competenti, le ragioni del comune che non accettava la bocciatura del progetto e quindi il taglio drastico del finanziamento. «Questa delibera -ha arringato l’avvocato- non sappiamo che fine abbia fatto. Vi si paventava l’ipotesi di un ricorso, addirittura di fare la guerra mondiale per ottenere quello che si riteneva il riconoscimento di un diritto. E poi vedo all’ordine del giorno la modifica di un programma con la quale noi ci accontenteremmo soltanto 770.000 € e giù di lì».

Sulla vicenda ha cercato di rispondere Oronzo Valentini senza in realtà dire granché. «Noi abbiamo promosso una azione legale dinanzi al TAR» per difendere gli interessi di Rutigliano ha detto Valentini, senza aggiungere che il 15 dicembre del 2010 il TAR ha respinto la richiesta cautelare contenuta in quella “azione legale” perché “il progetto presentato dal comune ricorrente non appare allo stato ammissibile a finanziamento”. Nel merito del ricorso il TAR non è ancora entrato, ma le premesse lasciano sperare poco.

Alla fine, dopo una lunga discussione che ha toccato anche la questione dell’edilizia scolastica e i problemi alla succursale della scuola media, il provvedimento viene approvato dalla sola maggioranza, la minoranza vota contro.

Sugli equilibri di bilancio ha relazionato, ovviamente, l’assessore al ramo Mastrocristino il quale, al termine di una relazione squisitamente tecnica, ha assicurato che «dopo tutte le variazioni che approveremo continuano a permanere gli equilibri di bilancio e continuiamo ad attuare tutti quelli che sono stati i programmi previsti in sede di approvazione del bilancio di previsione del 25 luglio scorso».

Le critiche della minoranza a questo provvedimento comincia a farle Giuseppe Valenzano del PD. «Ci sono dei dati politico-amministrativi incontrovertibili», esordisce. «Prima di tutto non abbiamo ancora approvato un consuntivo 2010 al 6 di ottobre, che probabilmente poteva darci maggiore contezza ed esserci da guida anche in questa ricognizione degli equilibri di bilancio».
L’altra questione sollevata dal consigliere del PD è la mancanza del Piano Esecutivo di Gestione, un fatto di una certa importanza perché il PEG «è quel piano che definisce e fissa quelli che sono gli obiettivi e le priorità che ogni servizio dovrebbe avere da portare avanti».
Alla fine anche questo provvedimento, come era prevedibile, viene approvato dalla sola maggioranza, la minoranza ha votato contro.

L’ultimo punto in discussione è stata la mozione presentata dalla maggioranza sulla interrogazione parlamentare fatta dall’On. Pierfelice Zazzara circa le gravi e ripetute violazioni di legge che ci sarebbero state al comune di Rutigliano, un’interrogazione che da luglio scorso sta suscitando un vespaio di polemiche. E’ stato il consigliere Valentini ad illustrarla non prima di correggere il tiro sulle “infiltrazioni mafiose” da lui stesso «erroneamente» evocate in un altro consiglio comunale. Questo punto, però, merita una trattazione articolata che non possiamo fare qui, sotto una cronaca già abbastanza lunga. A breve, dunque, un articolo specifico sulla mozione “Zazzera” della maggioranza.

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