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LIZZANO E LA FOGNA DEPURATA A CIELO APERTO. Video

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La settimana scorsa siamo stati a Lizzano Marina (TA), una spiaggia bellissima, profonda e con dune di sabbia. Da un paio d’anni questo luogo è inondato dallo scarico dei reflui del depuratore del comune di Lizzano che si trova a sei chilometri più a monte. Il refluo scorre in un canale naturale, il Li Cupi, alimentato da un collettore che gli sbocca dentro a un paio di chilometri dal depuratore.

I cittadini lamentano l’abbassamento della qualità dell’acqua a mare, dell’aria lungo tutto il percorso del canale, le continue esondazione che mettono in crisi gli agricoltori. Spesso, quando piove, si ritrovano le loro terre coltivate, a ridosso del canale, trasformate in paludi.

Nel percorso che abbiamo fatto dal depuratore alla foce, ci ha accompagnato il sig. Angelo Delvecchio, presidente dell’associazione “Attiva Lizzano”, che ci ha raccontato i problemi che quel territorio vive.
Le acque non sempre sono scaricate a norma. L’ARPA Puglia le ha tenute sotto controllo per circa un anno e mezzo (2010-11) riscontrando, nella maggior parte dei casi, la non conformità del campione analizzato alla ormai famosa tabella 4 della legge ambientale (152/06), sia nelle analisi chimiche, che in quelle microbiologiche.

L’Escherichia Coli è il parametro microbiologico che l’ARPA ha costantemente testato, i risultati non sono confortanti: nella maggior parte dei casi la presenza del famigerato batterio intestinale nel canale Li Cupi supera di parecchio i limiti di legge.

Abbiamo anche intervistato un residente che abita proprio sul canale, alla foce, e il proprietario di uno stabilimento balneare distante un chilometro e mezzo dallo scolo del depuratore in mare. Non vi anticipiamo nulla. Vi diciamo solo che ad agosto scorso c’è stata una protesta, civile e pacifica, di cittadini che hanno formato una catena umana lunga 3 km, come a stringere il loro mare in un abbraccio protettivo. Il resto è nel video reportage qui sotto pubblicato.

Buona visione






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