PINOCCHIO, UNA STORIA DAL BASSO
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- Pubblicato Domenica, 05 Giugno 2011 10:37
- Scritto da Aurelia Leone
"È per questo che ti ho perdonato. La sincerità del tuo dolore mi ha fatto conoscere che tu hai il cuore e allora c'è da sperare forse che tu rientri nella tua strada". Il celebre racconto di Carlo Collodi “Pinocchio” ha indossato i panni di ventisei alunni delle classi III del 2° Circolo Didattico “A.Moro” di Rutigliano che hanno frequentato il P.O.N. "Competenze per lo Sviluppo" relativo al Fondo Sociale Europeo, di Lingua Italiana “Leggere e narrare”, annualità 2010-2011, di 50 ore.
La prima parte curata dall'esperto Carmela D'Urso, la seconda parte condotta dal docente esperto Porzia Poli, che ha curato regia, drammaturgia dello spettacolo, con la collaborazione delle tutor Santina Leonetti ed Elisabetta Pappalepore.
Non un semplice laboratorio didattico ma una opportunità di aggregazione e di condivisione attraverso il linguaggio teatrale. Il teatro sin dai suoi esordi, e anche per la propria definizione filologica dal verbo θεαομαι (théaomai, ossia "vedo”), è un gesto, è una parola, è un racconto, è una storia per vedere dentro di noi e dentro gli altri.
I piccoli attori infatti attraverso l’improvvisazione, gli esercizi, gli allenamenti e il training, hanno viaggiato verso la conoscenza di se stessi, del proprio piccolo vissuto prendendo consapevolezza della loro dimensione non solo di bambini ma soprattutto di individui appartenenti ad una storia. Un coro di tanti Pinocchio con individualità differenti e forti, solidali gli uni con gli altri.
I bambini del progetto hanno masticato attraverso oggetti e musiche l’aspetto sincero di Pinocchio. Il burattino bugiardo del nostro comune immaginario è pura sincerità sulla scena perché lascia in ognuno quello che è senza fronzoli. In ogni bambino c’è il pensiero e gli stati d’animo di Pinocchio, c’è un’avventura fatta di visioni e di percorsi nell’animo.
La piecè proposta è un’occasione di teatro per tutti: per i bambini, per i loro genitori, per i nonni e per gli insegnanti. Durante gli incontri si sono intrecciate le storie e le sensibilità di ognuno, si sono annodate esperienze diverse, idee, soluzioni e incertezze, fino ad arrivare alla messa in scena. Lo spettacolo diventa così scambio poetico materializzato in una voce unica dai tanti Pinocchio sul palcoscenico.