RutiglianoOnline.it

Vincenziane di Rutigliano, da 80 anni al servizio dei poveri

1944 – 2024, 80 anni di onorevole e silenziosa attività al servizio dei poveri: le Vincenziane di Rutigliano, sempre in prima linea per rispondere ai bisogni dei meno abbienti

di Tino Sorino

Il Gruppo di volontariato vincenziano, attivo fin dal 22 gennaio 1944, si prepara a celebrare questo ambito traguardo.
Ventotto le volontarie dell’anno di fondazione dell’associazione, appartenenti alle famiglie più in vista del paese: Aluisi, Amodio Digiuro, Antonelli A. - E. - G.ppina,  Bellizzi, Chiaia -  Aceto, Chiaia - Dalena I., Chiaia M. ved. Troiano, Colamussi Suglia, Dalena Lippolis, Dell’Edera, Dicarlo A. ved. Palumbo, Gassi Monaco, Linsalata A. ved. Damato, Lucente Giampaolo, Moccia Stama, Palumbo Redavid, Pirulli L. fu V.N., Redavid, Settanni M. - N., Suglia Passeri, Suglia Passeri Macario, Troiano, Cardascia A. la ved. Ruggieri, Poli, Chiaia.

Da allora il gruppo, guidato per ben 37 anni dalla signora Isa Dalena Chiaia, prima presidente di quel sodalizio chiamato all’epoca la “Compagnia delle Dame di Carità”, conta oggi undici Vincenziane attive e continua a svolgere il suo mandato, secondo gli insegnamenti di San Vincenzo de‘ Paoli (1581 - 1660), uno dei “costruttori della Chiesa Moderna” e fondatore nel 1617 dell’associazione che porta il suo stesso nome.

Alle volontarie si affiancano alcune sostenitrici (le più anziane) e numerose simpatizzanti collaboratrici.
Alla guida spirituale, si sono avvicendati don Pasquale Antonelli, don Pasquale Boccuzzi, don Michele Natuzzi m.v., don Angelo Sabatelli, don Felice Di Palma, padre Giuseppe Martinelli e don Emilio Caputo.
Alla presidenza, si sono alternate nel tempo, dopo la fondatrice Dalena, Margherita Depalma, Anna Meliota, Maria Antonietta Meliota, Rosella Cataldo, Isa Linsalata e Irene Giampaolo.

Così l’attuale giovane presidente: “Siamo poche, ma tutte animate da una forte voglia di andare incontro alle famiglie in difficoltà. La povertà aumenta, così come crescono nuove forme di povertà: la droga, la dipendenza dal gioco d’azzardo che spinge a spendere al “Gratta e Vinci” i pochi soldi in tasca, la violenza in casa e la devianza giovanile. Ad avere bisogno della nostra assistenza (attualmente sono circa una quarantina quelli che aiutiamo) anche extracomunitari, soprattutto albanesi che spesso, pur appartenendo a nuclei familiari diversi, spesso vivono per motivi economici in piccole abitazioni. E, così, sia per le segnalazioni degli assistenti sociali e sia per espressa richiesta, le Vincenziane, sempre in coppia, entrano in quelle case in punta di piedi per ascoltare e portare una buona parola nelle famiglie, a volta disgregate per separazione tra coniugi o costrette a vivere in un piccolo spazio con chi è agli arresti domiciliari. La speranza sono i ragazzi e i giovani ai quali offriamo laboratori di creatività. Non abbiamo ancora definito il programma di quest’anno, ma l’anno scorso sono stati attivati i laboratori, tra cui quelli di argilla e di pittura”.

Le undici Vincenziane, tra cui Anna Redavid, vice presidente, Rosella Cataldo, segretaria e Isa Linsalata, tesoriere, guidate da Giampaolo, si riuniscono due volte al mese nella Pinacoteca della Chiesa Madre, con l’augurio che presto si uniscano a loro giovani animate dallo spirito vincenziano che non muore mai, ma che continuamente si rinnova adeguandosi ai tempi e alle necessità.

Venerdì 11 ottobre, alle ore 17,00, nella Collegiata S. Maria della Colonna e S. Nicola di Rutigliano, il relatore P. Cristoforo Palmieri, Vescovo Emerito della Diocesi Rreshen (Albania) interverrà sul tema “400 anni di Volontariato Vincenziano … e il meglio Verrà!”.