SOS birra tricolore, causa clima a rischio la produzione di orzo in Puglia
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- Pubblicato Giovedì, 02 Maggio 2024 16:12
- Scritto da Coldiretti Puglia
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, CON SICCITÀ E FOLLIE METEO A RISCHIO ANCHE ORZO IN PUGLIA; SOS BIRRA TRICOLORE
Con le follie meteo e la siccità è a rischio anche il raccolto di orzo in Puglia per cui è previsto un taglio delle rese, mettendo a dura prova la produzione di birra artigianale e agricola tricolore. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in relazione allo sviluppo di un settore in Puglia, quando per la produzione di birra serve anche l’orzo con 20mila ettari solo in Puglia, dal quale si ottiene il malto di cui l’Italia produce appena il 40% del proprio fabbisogno.
Il cambiamento climatico – evidenziano Coldiretti e il Consorzio Birra Italiana - minaccia la produzione di birra in tutta Europa perché a causa del cambiamento climatico entro il 2050 si prevede un significativo calo della quantità e della qualità del luppolo usato per aromatizzare la bevanda, secondo uno studio pubblicato su Nature Communications da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. I ricercatori hanno calcolato che entro il 2050 la produzione di luppolo calerà tra il 4 e il 18%, mentre il suo contenuto di alfa acidi, la componente aromatica che trasmette il sapore alla birra, si ridurrà del 20-31%
Un patrimonio che va tutelato partendo proprio dalle materie prime che offrono i territori – spiegano il Consorzio Birra e Coldiretti – come i grani Biancolilla, Timilia, Saraolla, Risciola, Senatore Cappelli, Perciasciacci e Russello che sono solo alcune delle varietà di cereali coltivate in Italia ed utilizzate per produrre birra o come le differenti varietà di luppolo che donano profumi e sentori diversi alla birra a seconda del luogo di coltivazione, dal sentore floreale a quello erbaceo piuttosto che l’aroma di frutta tropicale. Ad arricchire le produzioni Made in Italy troviamo poi la ricchezza del territorio, dalle carrube alle foglie d’ulivo, dal carciofo alla canapa ed altri ingredienti che gli artigiani della birra hanno scelto per realizzare prodotti a km zero.
Una crescita che ha fatto salire la domanda di materie prime 100% Made in Italy con i birrifici, i beer firm e i brew pub che in Puglia sono arrivati a quota 119 – aggiunge Coldiretti Puglia - con le province di Bari e Lecce che guidano la classifica regionale delle aree dove l’attività birraria ha preso piede, con rispettivamente 34 e 31 aziende, seguite da Foggia con 22 realtà, Taranto 16, la Bat con 9 e Brindisi con 7 attività.
Oltre a dare un contributo utile all’economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 – aggiunge Coldiretti Puglia - che risultano i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Il consumo – spiega Coldiretti regionale – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con la ricerca di varietà particolari e una produzione artigianale Made in Italy.
La scelta della birra come bevanda – continuano Coldiretti e il Consorzio – è diventata negli anni sempre più raffinata e consapevole con specialità e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno.
Si stanno creando anche nuove figure professionali – concludono il Consorzio Birra e Coldiretti – come il “degustatore professionale di birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali a tavola.
Bari, 2 maggio 2024
Teresa De Petro
Federazione Regionale Coldiretti Puglia
Responsabile Comunicazione