Dall’assemblea al presidio, gli agricoltori di Rutigliano si mobilitano
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- Pubblicato Lunedì, 05 Febbraio 2024 09:15
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Questa volta è diverso. L’annata 2022 è stata una catastrofe con la grandine ad agosto la tromba d’aria a settembre e le uve con i semi che non si sono vendute. Una crisi totale che ha lasciato gli agricoltori con i debiti dei costi di produzione e l’assenza di entrate economiche; situazione che ha portato gli stessi agricoltori a riunirsi spontaneamente nel parcheggio di via Falcone, nei pressi dell’ITC, per diversi giorni. Centinaia, prevalentemente di Rutigliano, ma ce n’erano di altri comuni. La protesta ha “contaminato” anche la Sagra dell’Uva di quell’anno con l’intervento sul palco di due giovani rappresentanti di quella protesta.
Questa volta è diverso perché la campagna agricola 2023 è andata bene, l’uva si è venduta e anche ad un prezzo più remunerativo rispetto a quanto sia successo nelle due campagne precedenti. Eppure gli agricoltori a Rutigliano sono ancora in agitazione, hanno partecipato alla marcia dei trattori della settimana scorso, passata da Rutigliano; sabato scorso si sono riuniti in assemblea nella sala consiliare per discutere e organizzare un presidio che comincerà domani, martedì 6 febbraio, all’inizio della zona industriale sulla provinciale per Conversano.
Il presidio, dunque, è il primo atto, la prima iniziativa di questa nuova mobilitazione degli agricoltori a Rutigliano sollecitata, certo, anche da quello che sta succedendo in Europa, in Germania e Francia in modo particolare. Una protesta che è arrivata in Italia con centinaia di trattori che marciano sulle strade e nelle citta da Nord a Sud. Questo movimento non poteva trovare indifferenti gli agricoltori di Rutigliano, infatti sabato hanno ricominciato a muoversi.
La sala consiliare non era gremita, ma la gente c’era, dentro e fuori. Al tavolo della presidenza il giovane Nicola Porcelli, che ha sbrigato tutte le pratiche presso la Questura di Bari per l’organizzazione del presidio. Poi c’erano Federico e Giuseppe Petruzzi, tutti agricoltori ovviamente.
Ha aperto l’assemblea Pinuccio Valenzano, è toccato poi a Federico Petruzzi cha ha esortato i presenti a partecipare al presidio. «Dobbiamo essere tutti uniti, dobbiamo crederci veramente, ne va del futuro dei nostri figli» ha detto. Giuseppe Petruzzi ha parlato di Noci, dove gli agricoltori sono in presidio permanente ormai da settimane. «A Noci -ha riferito- ci hanno detto ma Rutigliano dove sta… Io credetemi mi sono sentito… Gli ho detto Rutigliano c’è e per questo ho chiamato un po’ di amici. Svegliamoci, cerchiamo di essere uniti. A Noci ho visto davvero la forza, l’unione e la voglia di esserci».
Nicola Porcelli ha aggiornato sulla interlocuzione con la Questura e ha parlato della crisi dovuta anche al fatto che «noi importiamo più di quello che esportiamo», prodotti agricoli importati che fanno concorrenza ai prodotti italiani perché qui più alti sono i costi di produzione, pressanti sono le norme -importanti- sulla tutela del consumatore in materia di utilizzo di fitofarmaci e loro residui nei prodotti agricoli, standard normativi e qualitativi che -ad esempio- nei paesi del Nord Africa non esistono.
«In Puglia ci sono già parecchi presidi a Noci, Altamura, Laterza e… spero che martedì ce lo avremo anche noi» ha detto Benni Porcelli informando che a Bari «martedì c’è una manifestazione» alla quale parteciperanno parecchi presidi e comuni. Ha esortato gli agricoltori di Rutigliano ad essere presenti, a partecipare alla manifestazione di Bari. Leonardo Porcelli ha cercato di fare da moderatore alle polemiche, inevitabili, di chi ha criticato la mancata partecipazione all’assemblea della popolazione agricola, numerosa a Rutigliano, spiegando che si è agli inizi e che, cominciata la mobilitazione, il resto degli agricoltori non mancheranno di partecipare.
Antonella Nacherlilla ha ringraziato Pino, Federico e Nicola per essersi attivati presso la questura «Noi, ricorderete, abbiamo iniziato con quell’incontro con il CRA (in sala Mons. Di Donna qualche settimana fa, n.d.r.) per poi accorgerci che qualcosa non andava e quindi abbiamo allontanato questa corrente che, a nostro avviso, poteva essere nociva per Rutigliano stesso». Ha detto di essere orgogliosa del movimento che sta per nascere a Rutigliano, dell’impegno che gli organizzatori ci stanno mettendo anche prendendosi delle responsabilità davanti alla stessa Questura.
E’ toccato a Lorenzo Gassi illustrare quella che dovrebbe essere la piattaforma rivendicativa, i punti alla base del presidio e delle future manifestazioni. Ne elenco i più importanti: il caro gasolio, che sta facendo ulteriormente lievitare i costi di produzione, il ristoro dell’annata 2022 di cui non si hanno ancora notizie, il maggior controllo sulle importazioni perché i paese che esportano in Italia rispettino, come fanno gli agricoltori italiani, tutti gli standard qualitativi nella produzione, la riduzione della tassazione IRPEF, IMU e Iva che incide sui costi dell’energia elettrica, dei mutui e dei finanziamenti nel settore agricolo.
Poi, è chiaro, si è fatto cenno al 4% improduttivo dei terreni, alla perdita di remuneratività del lavoro agricolo, alla carne sintetica e a tutta una serie di prodotti alimentari non di origine agricola che -è il timore- potrebbero mettere ulteriormente in crisi un’agricoltura già da tempo in agonia. Temi, questi, che richiamano la battaglia degli agricoltori a livello nazionale.
Insomma, dai problemi locali a quelli nazionali agli agricoltori certo non mancano i motivi per protestare, mobilitarsi, presidiare e marciare con i loro trattori. Rutigliano c’è, gli agricoltori di Rutigliano rispondono consapevoli che una annata andata meglio delle altre non significa che ci si può rilassare o che andrà sempre così, consapevoli che una rondine non fa primavera.
Intanto la prima iniziativa è quella del presidio che «è aperto a tutti -fa sapere Nicola Porcelli- e inizia dalla mattina del 6 febbraio». «Adesso tocca a noi -ha aggiunto- dimostrare quanto valiamo, partecipando numerosi e aggregando tanti altri agricoltori e amici. Forza, è il nostro momento, cogliamo l’occasione».
Aggiornamento ore 11:40
Qui sotto il volantino di presentazione del presidio con le
rivendicazioni che è cominciato a circolare da stamattina