Rutigliano e Andria ricordano mons. Di Donna nel 72° anniversario della sua morte
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- Pubblicato Giovedì, 18 Gennaio 2024 17:21
- Scritto da Tino Sorino
In programma, quest’anno, altre celebrazioni, per il centenario
della sua ordinazione sacerdotale avvenuta il 18 maggio 1924
di Tino Sorino
2 gennaio 1952 – 2 gennaio 2024: 72° anniversario della morte di mons. Di Donna. Anche quest’anno, le solenni celebrazioni sono state promosse dalla Diocesi di Andria, Vice-postulazione della causa di Beatificazione del Venerabile, con il patrocinio della città di Andria. Alla presenza delle due comunità religiose e civili di Andria e Rutigliano, rappresentate da sacerdoti e religiosi e guidate dai rispettivi sindaci, l’avv. Giovanna Bruno (di Andria) e il dott. Giuseppe Valenzano (di Rutigliano), il vescovo della popolosa cittadina andriese, mons. Luigi Mansi ha officiato nell’affollata chiesa cattedrale di Andria, il rito religioso del Pio Transito.
Come accade ormai da anni, presso la tomba di mons. Di Donna, un gruppo di fedeli rutiglianesi, giunti in pullman e guidati da don Emilio Caputo, vicario zonale di Rutigliano e da don Pasquale Pirulli, ha deposto un omaggio floreale, mentre i devoti della Diocesi di Andria hanno acceso la lampada.
A conclusione della celebrazione, mons. Mansi ha recitato con i presenti, nella cappella dedicata a mons. Di Donna, la preghiera di Beatificazione, composta dal compianto mons. Raffaele Calabro, già vescovo di Andria, invitando tutti i fedeli a pregare intensamente per il “vescovo santo”, affinché possa essere presto annoverato tra i Beati riconosciuti dalla Chiesa.
E, a proposito degli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di questo tenace missionario trinitario, vescovo degli “ultimi”, così scrive don Pasquale Pirulli, studioso e profondo conoscitore delle vicende personali, religiose, missionarie ed episcopali dell’alto prelato rutiglianese: «Di Donna aveva avvertito i sintomi della sua malattia nel giorno di San Riccardo, patrono della diocesi di Andria, e il 20 settembre 1951 era ricoverato presso la Clinica Medica di Bari. I proff. Giovanni Dell’acqua e Sabino Luigi Losito, avevano individuato una neoplasia polmonare con metastasi alla colonna vertebrale. Dal 29 ottobre al 30 novembre è ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove è assistito anche dal nipote prof. Giandomenico De Carolis. Ritornato nell’episcopio di Andria percorre l’ultimo tratto della sua via crucis curato dalle suore trinitarie Sr. Aurelia di Gesù e Sr. Lorenza della Madre di Dio e dal fedele segretario Fr. Stefano Savanelli o.ss.t. Il 15 dicembre 1951 alla presenza del clero di Andria egli riceve i sacramenti dell’Unzione dei Malati e del Viatico Eucaristico. Al P. Fedele Passionista che lo visita il 30 dicembre 1951 dice: “Martedì salpa la nave!”. Alle ore 14,28 del 2 gennaio 1952 si addormenta nel Signore “con calma, serenità e piena lucidità di mente, senza agonia” … La sua salma il 3 gennaio 1952 viene esposta alla venerazione dei fedeli nella cappella di S. Riccardo (cattedrale); “un vero pellegrinaggio si protrasse per due giorni e due notti interrottamente… Il giorno 5 gennaio 1952 si celebrano le esequie, presiedute dall’arcivescovo di Trani Mons. Addazi, mentre l’orazione funebre è tenuta da Mons. Giuseppe Ruotolo, vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca, nativo di Andria… Dopo il corteo funebre per le vie della città, segnate dal "lutto cittadino", a Piazza Catuma il senatore Onofrio Jannuzzi dà l’ultimo saluto al buon pastore. Sulla sua tomba, in cattedrale, situata nel presbiterio, di fronte al trono vescovile, soltanto queste parole: "Giuseppe Di Donna / Vescovo di Andria - 1940- ‘52"».
Le celebrazioni in memoria di mons. Di Donna si sono, poi, concluse l’11 gennaio scorso presso la chiesa del Carmine di Andria con l’Adorazione Eucaristica ispirata ai testi del Venerabile, presieduta dal vescovo di Andria mons. Mansi: un momento di preghiera con la partecipazione di alcune comunità parrocchiali locali. «Quest’anno” -ricorda don Carmine Catalano, Vice Postulatore della Causa di Beatificazione del Venerabile mons. Di Donna- ricorre anche il centenario dell’ordinazione sacerdotale del presule andriese avvenuta il 18 maggio 1924, per cui in sua memoria nel corso di quest’anno sono in programma altre celebrazioni eucaristiche».
Foto
Nel testo: funerali di mons. Giuseppe Di Donna
Le due accostate: figurina del Venerabile Mons. Di Donna 2024 e Preghiera di intercessione al Venerabile.
Sotto: 2 gennaio 2023, cappella di mons. Di Donna con l'omaggio floreale dei rutiglianesi e della lampada votiva.