Nove enormi pale eoliche tra Rutigliano e Conversano, torri alte 119 metri
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Novembre 2023 10:14
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Il progetto «riguarda la realizzazione di un impianto eolico costituito da 9 aerogeneratori della potenza di 7.2 MW ciascuno, per una potenza di 64,8 MW, integrato con un sistema di accumulo con batterie agli ioni da 41,6 MW, per una potenza complessiva in immissione di 106,4 MW da installare in provincia di Bari, nei comuni di Conversano, Mola di Bari e Rutigliano alle località “Martucci-Cicirale” e “Monterrone”, con opere di connessione alla rete di trasmissione nazionale ricadenti nei comuni di Turi e Casamassima. Proponente dell’iniziativa è la società Repower Renewable SpA». Questo è quanto si legge nella relazione tecnica del progetto che installerà nove aerogeneratori, otto ricadranno sul territorio di Conversano, uno sul territorio di Rutigliano.
Gli aerogeneratori sono enormi, dal suolo al mozzo -su cui sono montate le pale- la torre misura 119 m, il diametro del rotore, delle pale da punta a punta, è di 162 m. L’altezza totale, quando una delle pale è verticalmente allineata alla torre, è di 200 m. Dai centri abitati di Conversano e Rutigliano “gli aerogeneratori più prossimi distano rispettivamente 2,1 km e 2 km”. La corrente che sarà prodotta dal parco eolico sarà convogliata, attraverso un cavidotto di 17 km, nella stazione elettrica di Casamassima in località “Patalino”. Dall’apertura del cantiere la costruzione del parco dovrebbe durare 187 giorni così come descritto nel “cronoprogramma di lavoro di realizzazione”. Il costo totale dei lavori è di 137,4 milioni di euro su un investimento complessivo di 156,7 milioni di euro.
Questi sono i numeri fondamentali del parco eolico che sorgerà tra Rutigliano e Conversano; un impianto diviso dalla SP 240, per cui quattro aerogeneratori si troveranno sul lato sinistro -andando verso Conversano-, cinque aerogeneratori si troveranno sul lato destro, uno di questi cinque, l’A08, capiterà sul territorio di Rutigliano.
Le dimensioni faranno sì che le pale eoliche si vedranno all’orizzonte da molto lontano. I terreni interessati sono di tipo seminativo e coltivati a uva da tavola (tendoni).
Per quanto riguarda Rutigliano nello “Studio di impatto ambientale quadro di riferimento programmatico”, al paragrafo “3.1.3 Strumentazione Urbanistica Comunale del Comune di Rutigliano”, si legge: “Lo strumento urbanistico comunale vigente nel comune di Rutigliano è il Piano Regolatore Generale (PRG) (…). Nella parte Sud-Est del comune di Rutigliano ricadono l’aerogeneratore A08 e le relative opere annesse, nonché parte della strada di progetto che ne consente l’accesso e un tratto di cavidotto MT interrato. Le opere ricadono in zona agricola E. Sul confine Sud del Comune, in corrispondenza della strada SP65 e per un breve tratto della strada locale Via Cardone, è prevista la posa del cavidotto MT interrato. Lo stesso, quindi, risulta tangente a diversi ambiti e zone di tutela, tra cui due zone di interesse archeologico, senza mai di fatto interessarle (…). L’intervento non si pone in contrasto con le previsioni della pianificazione comunale (art. 37 e 38 delle NTA). Si fa presente inoltre che, ai sensi dell’art. 12 comma 7 Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è ammessa in zona agricola”.
La Repower, nell’avviso al pubblico del 10 luglio scorso, assicura che “Al termine dei lavori di costruzione dell’impianto, le aree di cantiere, le aree di trasbordo, le opere temporanee di adeguamento della viabilità e quelle funzionali alla realizzazione dell’impianto saranno rimosse ed i luoghi saranno ripristinati come ante operam”.
Circa l’impatto ambientale la stessa società scrive che dal confronto con “gli elementi tecnici che caratterizzano il progetto e le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali dei siti interessati dalle opere, non emerge complessivamente un quadro di insostenibilità dell’intervento; la valutazione degli effetti conseguenti la realizzazione, l’esercizio e la dismissione dell’impianto eolico permette di affermare che il progetto è compatibile con il comparto ambientale e paesaggistico in cui si inserisce, ciò anche in virtù delle misure di mitigazioni previste”.
C’è, però, una criticità che l’associazione “Retake” di Mola di Bari ha fatto notare in una lettera inviata ai sindaci di Conversano e Mola di Bari, riguarda la caduta massima in caso di rottura di una pala del rotore, che misura 80 m, o di frammenti. Nell’elaborato relativo alla distanza di caduta si legge che la gittata massima per il distacco dell’intera pala è di 217 m, di un frammento grande 10 m è di 298 m, di un frammento grande 5 m è di 312 m, la distanza massima per il distacco di un frammento grande 1 m è di 292 m.
Secondo la Repawer pericoli non ce ne sono perché “la distanza degli aerogeneratori di progetto dalle strade e dai ricettori sensibili è più che adeguata rispetto alla gittata di una pala intera o di un frammento della stessa”, come si legge nel relativo elaborato di progetto. L’associazione Retake fa notare che «L'installazione dell'aerogeneratore A04 è sito proprio a ridosso dell'ex discarica comunale di Conversano, bonificata nel 2022 e precedentemente oggetto di messa in sicurezza del 2015, adesso restituita alla comunità come “Parco Martucello”». L’area è stata recuperata a parco con alberi, percorsi e panchine, quindi, fruibile, o potenzialmente fruibile, dai cittadini.