Discarca Martucci, analisi sulla falda e criticità ambientali
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- Pubblicato Giovedì, 26 Ottobre 2023 19:40
- Scritto da STOP Martucci
“Chi cerca trova”: potremmo così sintetizzare il tema dell’ultima lettera da noi inviata alla direzione di ARPA Puglia, ai vari enti ed istituzioni coinvolte nella vicenda Martucci e alla Procura della Repubblica del tribunale di Bari, a seguito della pubblicazione dei risultati delle analisi riguardanti il monitoraggio attualmente in corso sul Lotto III della discarica.
Noi del Comitato STOP Martucci abbiamo attentamente letto quanto esposto da ARPA Puglia nel rapporto finale delle analisi e abbiamo prontamente segnalato come quei dati che indicano la presenza di TETRACLOROETILENE pari al 90% del limite di soglia di probabile rischio (CSC), di NICHEL che raggiunge il 70% del suddetto limite nel pozzo PM1 (dato non segnalato nella relazione conclusiva di ARPA Puglia) e la presenza fuori dal corpo di discarica di azoto ammoniacale (composto caratteristico del percolato di discarica) non fanno altro che dimostrare, ancora una volta, il perdurante e grave stato di criticità dell’area di discarica.
Secondo il sistema legislativo italiano, lo Stato può autorizzare una discarica solo se i rischi associati alla salute delle popolazioni che vivono intorno ad essa sono mitigati da una serie di costanti e precisi controlli sulla discarica, pena la chiusura della stessa. L'autorizzazione statale è denominata AIA (autorizzazione di impatto ambientale) e, il documento che racchiude tutti i controlli che servono a testimoniare che la discarica non rappresenti un rischio per il territorio e le comunità limitrofe e che, in estrema sintesi, serve quindi “a farci stare tranquilli”, si chiama piano di Monitoraggio e Controllo della discarica.
Ed è proprio in accordo a questo documento che ARPA Puglia, nell’aprile del 2019, eseguì quel sopralluogo il cui risultato fu in seguito sintetizzato dalla famosa frase del direttore Gravina: “il Lotto III è un soggetto ignoto”. Queste parole, dell’allora direttore di Arpa Puglia, scaturiscono dal fatto che, sul Lotto III, non è di fatto possibile eseguire quei controlli prescritti nel piano di Monitoraggio e Controllo in quanto il soggetto preposto per legge ad eseguirli, la Lombardi Ecologia Srl che ha dichiarato fallimento nel 2016, non provvede a tali controlli nonostante l’Ordinanza Sindacale n.10 del 01/07/2019 del Comune di Conversano. E ci riferiamo, giusto per citarne alcuni, alle analisi delle acque di falda, alle analisi del biogas prodotto e disperso in ambiente, alla verifica dello stato del telo che copre la discarica, ai registri di captazione del percolato.
Solo in seguito all’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti (che, ricordiamolo, contiene al suo interno la volontà di riattivazione delle vasche della discarica Martucci), da poco più di un anno, ARPA Puglia ha avviato un monitoraggio dei pozzi spia per le analisi delle acque di falda. Al contempo però non risulta in atto alcuna indagine circa il biogas prodotto, circa lo stato del telo di HDPE, sul pericolosissimo percolato prodotto in discarica e di cui non vi è alcuna traccia di smaltimento seppur previsto per legge, oppure, più semplicemente, sullo stato dell’impianto antincendio della discarica nonostante sia stata già in passato (nel luglio 2019) interessata da un grosso incendio.
Nella nostra lettera abbiamo quindi chiesto che la regione si impegni a sostenere finanziariamente per intero il Piano Di Monitoraggio e Controllo e che provveda così a tutte le analisi del caso fino alla chiusura definitiva dell'impianto, sancita dal piano regionale dei rifiuti, a fine 2025.
La seconda e la terza richiesta presenti nella nostra lettera riguardano esclusivamente la qualità e la frequenza delle analisi delle acque sotterranee sul Lotto III.
Sappiamo che solo dal giugno 2022 sono stati ripristinati i pozzi spia necessari a monitorare le acque di falda intorno al Lotto III. Precedentemente a tale data non sono note ulteriori analisi eseguite ad esclusione di quelle effettuate tra il 2014 e 2015 durate il processo sul presunto disastro ambientale. In sostanza il Lotto III non è soggetto ad alcun controllo dal 2015 mentre per legge è necessario eseguire più indagini durante l'anno al fine di ridurre il rischio di contaminazione.
Da qui la nostra richiesta per ottenere che le analisi sulle acque di falda siano eseguite con una frequenza pari a quattro volte l’anno fino a fine 2025, data di chiusura definitiva della discarica. Inoltre abbiamo chiesto di inserire al suo interno un ulteriore pozzo spia (pozzo P3), già esistente e attualmente appartenente alla rete di pozzi spia delle vasche del Lotto II (in capo alla Progetto Gestione Bacino Ba5), le stesse che il piano regionale dei rifiuti appena approvato vorrebbe riaprire e che noi invece vorremmo vengano chiuse definitivamente.
I motivi che ci hanno spinto a chiedere l’inserimento del pozzo P3 nel piano di Monitoraggio sono diversi:
1. il pozzo è già esistente ed è identico ai pozzi appena costruiti, le analisi sarebbero quindi confrontabili;
2. il pozzo è posizionato (da dati ARPA Puglia) esattamente in mezzo ai due pozzi spia appena costruiti. Costituirebbe, quindi, una rete di captazione del percolato perché situato esattamente sulla via naturale di deflusso delle acque sotterranee di falda;
3. perché nell’ipotesi che il pozzo P3 risulti inquinato o tra due pozzi inquinati, di conseguenza anche il Lotto II, inserito nelle volumetrie disponibili nel piano regionale dei rifiuti, sarà inutilizzabile a causa del danno ambientale.
Da quanto fin ora esposto emerge chiaramente quale sia lo scopo principale della nostra lettera e delle richieste in essa contenute: se per legge un sito di discarica può esser definito potenzialmente inquinato solo quando i livelli di contaminazione delle matrici ambientali superano i valori di soglia di contaminazione (CSC) diventa fondamentale, a parer nostro, pretendere che le indagini su tale sito vengano effettuate costantemente e seguendo un preciso piano di monitoraggio. Al contrario di quanto è accaduto ed accade tutt’ora a Martucci. Come abbiamo sottolineato nell’incipit di questo nostro comunicato: solo chi cerca trova.
In ultimo abbiamo chiesto di poter ricevere le precedenti analisi effettuate nel giugno 2022 sui pozzi spia del Lotto III e le ultime indagini effettuate da ARPA Puglia sul pozzo P3 e stessa cosa faremo per le analisi che speriamo vengano effettuate nel prossimo mese di novembre 2023 come anche chiesto dal RUP Lorusso a margine della recente relazione prodotta per ARPA Puglia.
Questo perché, in antitesi a quanto poi abbiamo appreso durante l’ultimo incontro della Commissione Speciale Martucci, siamo pienamente convinti che la condivisione di qualunque dato e documento riguardante la discarica Martucci sia fondamentale per giungere, con l’aiuto di tutti, ad una rapida conclusione di questa decennale vicenda.
Precludere ai cittadini la possibilità di accedere alla totale conoscenza dei vari e complessi aspetti di questa vicenda è cosa grave. Una chiusura che denota poca fiducia nei confronti di noi liberi cittadini il cui scopo è stato, sin dall’inizio, quello di diventare un valore aggiunto per raggiungere quell’obiettivo che una intera comunità da anni chiede: chiudere definitivamente la discarica Martucci e mettere in sicurezza quel territorio.
Nostro auspicio è che, dopo una sana riflessione, questo non accada. Anche perché è sufficiente andar a rileggere le decine di lettere inviate dal nostro Comitato per comprendere quanto importante sia la condivisione.
Grazie allo studio dei vari documenti, nelle lettere da noi inviate in questi anni, sono presenti tutte quelle carenze della discarica Martucci che possiamo oggi leggere nella recente relazione tecnica redatta dai comuni di Mola e Conversano: la presenza di rifiuti interrati nelle campagne adiacenti al corpo di discarica, l’assenza di un registro di captazione del percolato, la mancanza di monitoraggi, le inadempienze dei gestori dell’impianto, le evidenze presenti nella relazione del prof. Boeri nel ruolo di CTU del processo penale per presunto disastro ambientale del 2015. Sono tutti argomenti su cui abbiamo, negli anni, ampiamente sollecitato le istituzione di ogni ordine e livello.
Ed è quello che continueremo a fare fino al giorno della definitiva cessazione di ogni attività in contrada Martucci.
Mola di Bari, 26/10/2023
Comitato STOP Martucci
Lettera agli enti STOP Martucci