Passeggiata nella lama Giotta tra roverelle, macchia, “ponte romano” e grotta. Video
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- Pubblicato Domenica, 12 Giugno 2022 15:50
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Continuiamo, con Franco Larizza, a percorrere il nostro territorio soffermandoci sulle emergenze geologiche, sui beni culturali, storici, naturalistici e archeologici. Abbiamo già visitato una grotta che noi di Rutiglianoonline -come tantissimi altri cittadini- non conoscevamo, la grotta Troiano che si trova in contrada Ciccopinto, presente alla voce “Grotte” nell’elaborato 9 del PRG (2005) al numero 34 e censita sin dal 2012 al catasto regionale delle grotte artificiali. Il reportage sulla grotta Troiano è stato molto apprezzato da lettori e cittadini che non ne conoscevano l’esistenza (qui).
Questa volta siamo stati nella lama Giotta, nel tratto che lambisce la città archeologica di Azetium, antica città peuceta esistita tra “il IV secolo a. C. e la tarda età imperiale con tracce di frequentazione precedenti, riferibili ad età neolitica, protostorica ed arcaica (dal VI millennio a. c. al V sec. a. C.)” si legge nel decreto del ministero dei beni culturali che ne ha apposto il vincolo archeologico l’8 marzo 1990. Descrizione ripresa dai decreti di gennaio e giugno 2021 del Ministero dei Beni Culturali che hanno annullato il vincolo del 1990 per rinnovarlo alla luce della legge sui beni culturali 42/2004 ribadendo sia il vincolo diretto che quello indiretto (fascia di rispetto).
Siamo andati lì a vedere uno dei pochi esemplari, ormai, di roverella di notevoli dimensioni che ancora resistono all’invadenza distruttiva dell’agricoltura intensiva, pratiche invasive purtroppo presenti nelle due lame che solcano il territorio di Rutigliano, cioè dove non è possibile trasformare lo stato dei luoghi per tutela paesaggistica, per vincoli di varia natura, compreso quello idrogeologico.
Il toponimo di quel tratto di lama Giotta è lama Mosca, qui oltre alle roverelle e ad una fitta macchia mediterranea c’era, fino al 1984, il Ponte Romano, un'antica costruzione arcata in pietra che univa le due sponde della lama Mosca proprio all’inizio dell’area archeologica. Lì quel giorno, 29 maggio scorso, abbiamo incontrato un cittadino di Rutigliano, Franco Difino, con il quale abbiamo parlato del ponte e di una grotta, presente in quel luogo a ridosso della muraglia di Azezio, che volevamo visitare ma che… (il resto è nel videoreportage).
Ora, non stiamo scoprendo nulla che già non si conosca, stiamo semplicemente facendo delle passeggiate nei luoghi più importanti, sul piano ambientale e culturale, del nostro territorio per porre all’attenzione del pubblico la loro tutela, la loro riscoperta e valorizzazione. Siamo anche convinti che molti, soprattutto tra i giovani, non conoscono questi luoghi o ne hanno sentito a malapena qualche cenno da genitori o nonni.
Semplicemente passeggiamo conversando su quello che vediamo con la passione per le bellezze che incontriamo, bellezze ambientali, archeologiche, paesaggistiche che, tutelate e valorizzate a dovere, riteniamo possano anche creare un interessante indotto turistico-culturale, potenziale valore economico aggiunto rispetto a quello che già offre il territorio.
Ma al di là di valorizzazioni e indotti, riteniamo sia preciso interesse di tutti -cittadini, associazioni, autorità- almeno la tutela di questi luoghi, per preservarli, perché la loro bellezza possa essere fruita non solo da un pugno di irriducibili appassionati, ma anche e soprattutto dalle future generazioni.
Non aggiungiamo altro, come al solito è tutto nel servizio video qui sotto pubblicato.
Buona visione