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Due elementi architettonici in pietra nel cantiere della pineta, non si sa da dove vengano

Ieri eravamo in pineta per filmare il cantiere fermo da mesi e un cittadino si è avvicinato facendoci  notare due pietre adagiate sul massetto del parcheggio in costruzione a ridosso della strada che risale verso la fontana e Corso Cairoli. Sono due pietre lavorate come fossero fregi architettonici o capitelli che si trovano sulle ville antiche o sui monumenti. In realtà non sappiamo bene cosa siano e cosa ci facessero nel cantiere della riqualificazione della pineta. Una cosa è certa, il 9 maggio scorso non c’erano perché quei due pezzi non appaiono nelle foto da noi scattate quel giorno nello stesso luogo del cantiere. La ditta ha abbandonato il cantiere a febbraio scorso per cui, è difficile che c’entri qualcosa con quelle due pietre o pezzi di marmo.

Quel signore ci ha detto che aveva già segnalato la presenza di quei due oggetti al sindaco e alla Polizia Locale che, ieri pomeriggio, in effetti, è venuta sul posto  e, come noi, ha fotografato quelle due pietre. Ci siamo fatti un giro intorno all’edificio scolastico della Settanni per vedere se mancassero dei pezzi alle quattro ringhiere in pietra delle due scalinate della scuola, ma non ci è sembrato che mancasse qualcosa.

La Polizia locale, non sappiamo se ieri stesso o stamattina, ha preso quei due pezzi e li ha depositati nel locale  museo civico archeologico. Abbiamo chiesto, per conferma, se quei due oggetti siano stati trovati dalla ditta appaltatrice della riqualificazione della pineta, ci hanno detto che la ditta non c’entra nulla nel senso che quelle pietre non sono venute fuori dalla rimozione della pavimentazione, anche perché lo scavo fatto è di una trentina di centimetri.

Dunque, la domanda è chi ha portato quelle due pietre e perché proprio lì? E, soprattutto, da dove vengono? Non sappiamo se la Polizia locale riuscirà a scoprire qualcosa, a risalire alla provenienza di quelle due pietre, certo è strano che fossero lì.

Ora sono al museo, bisognerebbe che qualcuno chiami un esperto (beni culturali, archeologo, restauratore…) per capire, almeno, se siamo di fronte a dei reperti archeologici oppure a dei pezzi di ornamenti architettonici di ville o monumenti storici.