Allattare per il bene del pianeta, l’incontro di Gocce di Luna per la SAM
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Ottobre 2020 20:46
- Scritto da Rosalba Lasorella
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di Rosalba Lasorella
Si conclude oggi la Settimana per l’Allattamento Materno 2020, promossa in tutto il mondo dalla WABA (World Alliance for Breastfeeding Action) e dedicata quest’anno al forte legame tra l’allattamento materno e il benessere del pianeta. “L’allattamento si prende cura del pianeta” è, infatti, il principio su cui si sono basate le attività di sensibilizzazione attraverso le quali associazioni e istituzioni hanno coinvolto mamme, future mamme, famiglie e professionisti del settore.
Anche Rutigliano ha vissuto un pomeriggio di riflessione sul tema grazie all’incontro organizzato lo scorso 3 ottobre dall’associazione “Gocce di Luna”, impegnata da diversi anni sul territorio nel sostenere la buona pratica dell’allattamento al seno, la lettura condivisa con i bambini a partire dalla più tenera età e, in generale, l’esperienza bellissima ma talvolta complicata della genitorialità responsabile.
«La nostra associazione “Gocce di Luna” nasce esattamente con lo scopo di promuovere e sostenere l’allattamento. All’inizio, infatti, la maggior parte delle mamme che costituiva il gruppo era al primo figlio e cominciava ad allattare» -ha raccontato la dott.ssa Laura Dell’Edera, fondatrice dell’associazione- «Siamo cresciute nel tempo e questa rimane una cosa molto importante per noi». Talmente importante da fare del gruppo rutiglianese un vero punto di riferimento per neo-genitori, come hanno dimostrato le testimonianze che hanno animato l’incontro (insieme agli intermezzi musicali curati da Scintilla Porfido e alle storie per grandi e piccini lette dalle volontarie dell’associazione).
Da sempre parlare di allattamento significa evidenziare i numerosi vantaggi che investono la dimensione familiare in tutte le sue sfaccettature, a partire dalla salute del bambino e della sua mamma, con conseguenze positive che possono confermarsi valide anche per tutta la vita. Oggi, alla luce dell’emergenza ambientale che sembra compromettere il prossimo futuro, è indispensabile allargare la riflessione anche all’impatto che l’alimentazione artificiale ha sul mondo nel quale i genitori si impegnano ad educare i propri figli. La necessità è motivata da un dato importante: in tutto il pianeta, ogni anno, soltanto il 40% dei bambini viene allattato in maniera esclusiva fino ai 6 mesi e solo il 45% prosegue fino ai due anni. Ad aggravare la situazione le pratiche di mercato dell’industria dei sostituti del latte materno che non rispettano i principi etici, aggirando leggi oltre ogni buon senso.
Ecco, allora, che le ripercussioni si fanno incisive. L’alimentazione artificiale produce una grande quantità di rifiuti, soprattutto plastica e alluminio (circa 150 milioni di contenitori per nutrire con formula un milione di bambini per i primi due anni di vita), comporta un alto consumo idrico ed energetico e richiede una produzione casearia consistente con relativo ingente rilascio di metano e altri gas serra. Ne deriva, dunque, che l’allattamento materno -quando non definitivamente impossibilitato- può essere considerato come un sistema alimentare sostenibile, ecocompatibile e totalmente naturale.
A ribadire l’importanza di scelte sostenibili anche l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rutigliano, Giuliana Creatore, intervenuta anche in qualità di mamma orientata all’utilizzo dei pannolini lavabili piuttosto che usa e getta.
Conclusa la SAM, rimane chiaro il bisogno –in Italia più che altrove- di una maggiore tutela della maternità e, in generale, della genitorialità con una più ampia considerazione della figura paterna (il cui contributo è fondamentale anche durante l’allattamento). La possibilità di accedere facilmente alla consulenza e al supporto di personale adeguatamente formato può fare la differenza per il neonato, per la mamma e per tutto il pianeta. Come? Può trasformare, ad esempio, la strada dell’alimentazione artificiale in un’alternativa valida solo in caso di estrema e reale necessità.
Per informazioni sui progetti in corso è possibile consultare la Pagina Facebook dell’associazione (qui)