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Coronavirus, i dati del Ministero dell'Interno sui contagi nei comuni

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L’informativa trapela dall’all. 2 del decreto del
16 aprile, istitutivo di un fondo per gli Enti locali


di Michele Rubino

Tra le misure previste dal decreto n.18 del 2020, cosiddetto “Cura Italia”, figura – così come risulta dagli articoli 114 e 115 – un corposo finanziamento di 80 milioni complessivi agli enti locali per coprire le spese straordinarie di polizia locale e, al contempo, di sanificazione degli ambienti.

L’articolo 114, in tal senso, afferma, al comma 1, che “In considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio da COVID-19 connesso allo svolgimento dei compiti istituzionali, è istituito presso il Ministero dell’Interno un fondo con una dotazione di 70 milioni per l’anno 2020, finalizzato a concorrere al finanziamento  delle spese di sanificazione, disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi di Province, città metropolitane e comuni. Il fondo è destinato per 65 milioni ai comuni e per 5 milioni alle province e città metropolitane”. I criteri di ripartizione di tale fondo sono enunciati, successivamente, al comma 2, che identifica questi ultimi con “popolazione residente” e “numero di casi di contagio da COVID-19 accertati”.

L’articolo successivo, il 115 quindi, istituisce, invece, un “fondo con dotazione pari a 10 milioni di euro al fine di contribuire all’erogazione di compensi per le maggiori prestazioni di lavoro straordinario di cui al comma 1 (..)”. Il riferimento, come detto in apertura, è a “prestazioni di  lavoro  straordinario  del  personale  della  polizia locale dei  comuni,  delle  province  e  delle  citta'  metropolitane direttamente impegnato per le esigenze conseguenti  ai  provvedimenti di  contenimento  del  fenomeno   epidemiologico   da   COVID-19”. I criteri da utilizzare – si legge a margine del comma 2 – sono identici a quelli menzionati per il primo, e più corposo, fondo.

Il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, espresso in data 15 aprile, ha dato il “via libera” all’adozione, da parte del Ministero dell’Interno, del decreto del 16 aprile 2020 istitutivo del fondo. L’atto presenta, tra gli allegati, un riepilogo per quel che riguarda la popolazione dei comuni di tutta Italia e, al contempo, una puntuale tabella riportante i casi di contagio appurati nelle singole città. Il dato, precisiamo, è aggiornato al 10 aprile 2020. A Rutigliano, ad esempio, vengono attribuiti 4 casi di positività complessivi che, sommati ai due registrati rispettivamente il 15 ed il 18 aprile ergo successivamente al limite temporale dell’aggiornamento, portano il totale a 6. L’informativa, chiaramente, non tiene conto dell’evoluzione dei casi ma raccoglie il solo numero dei soggetti risultati positivi dall’inizio dell’emergenza; volendo utilizzare una dicitura ufficiale, diremmo i “casi totali”.

Spicca il dato della “vicina” Noicàttaro, inserita come sappiamo dalla mappa del Bollettino Epidemiologico nella soglia “>51” alla luce dei plurimi casi di contagio registrati nella struttura “Nuova Fenice Segesta”. Nella tabella riepilogativa di cui vi parlavamo, la cittadina nojana vanta – negativamente parlando – un totale di 77 casi. Un record che, nella provincia nostrana, riesce a battere il solo capoluogo pugliese, Bari, con 406 casi.

Tra le città più colpite del barese, troviamo poi Altamura (45), Bitonto (39), Bitritto (36) e Putignano (23). Lo 0, alla voce casi, regge solo per Poggiorsini e Locorotondo. Riteniamo questi dati affidabili perché eventuali variazioni registrate dal giorno di raccolta dati – quindi 10 aprile – ad oggi possono aver riguardato solo ed esclusivamente nuovi casi conclamati. Il margine di aumento, quindi, è abbastanza basso. Come tale, quindi, possiamo riportare anche il dato dei contagi riferito ai comuni non citati sino ad ora: Acquaviva 16, Adelfia 16, Alberobello 1 (ad oggi 2), Binetto 1, Bitetto 5, Capurso 18, Casamassima 10, Cassano 7, Castellana 6, Cellamare 3, Conversano 11, Corato 8, Gioia del Colle 13, Giovinazzo 10, Gravina 18, Grumo Appula 8, Modugno 15, Mola di Bari 15, Molfetta 16, Monopoli 6, Noci 4, Palo del Colle 3 (il dato è cresciuto per via del focolaio presso lo stabilimento “Siciliani”), Polignano a Mare 4, Ruvo di Puglia 3, Sammichele 8, Sannicandro 4, Santeramo 6 (divenuti ieri 7), Terlizzi 7, Toritto 2, Triggiano 10, Turi 4 e Valenzano 9.

Focalizzando, in chiusura, l’importo del contributo ma circoscrivendo il discorso alla nostra cittadina, apprendiamo che Rutigliano, alla luce della combinazione di quelli che abbiamo indirettamente definito criteri guida, riceverà un finanziamento di 7.971,58 euro per le spese di sanificazione e disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi dei comuni e, inoltre, un contributo di 1.992,40 euro per le maggiori prestazioni di lavoro straordinario e per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale a favore del personale della polizia locale.

Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandire le tabelle dei contributi per
la sanaificazione e dei contributi per lo straordinario alla Polizia Locale


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tabella contr pol loc rutigl

 

 

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