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Alla sofferenza della pandemia risponde la speranza della carità!

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papa-indulgenza-plenaria


Sac. Pasquale Pirulli
don pasquale foto
Tutto il mondo è in sofferenza dinanzi al dilagare della pandemia da Covid 19 e la carità della Chiesa di Cristo si fa presenza di preghiera e di soccorso: assistenza, condivisione , carità. Papa Francesco non fa mancare la concretezza della sua carità nei confronti dei più bisognosi attraverso l’azione della Elemosineria pontificia coordinata dal card. Konrad Krajewskj , della Caritas e delle conferenze episcopali dei paesi colpiti.

Da parte sua oltre alla preghiera incessante che ogni mattina eleva a Dio durante la celebrazione della S. Messa trasmessa in streaming dal Centro Media Vaticano,  nella giornata di oggi 27 marzo alle ore 18  egli sarà presente in Piazza San Pietro per un momento straordinario di preghiera in questo tempo di pandemia, Nei pressi del cancello centrale della basilica Vaticana saranno posti  l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso della Chiesa di San Marcello.

 In un primo momento ci sarà la proclamazione della Parola di Dio, cui papa Francesco detterà una riflessione. Il Santissimo Sacramento sarà esposto  sull’latrare dell’atrio della stessa basilica. Dopo la supplica di adorazione e di impetrazione  ci sarà il rito della solenne benedizione alla città di Roma e al mondo con il SS. Sacramento cui papa farà seguire la proclamazione dell’indulgenza plenaria. indulgenza plenaria papa
Il brano del vangelo che sarà proclamato è quello di  Marco (4, 35-41) che racconta la tempesta sedata sul lago di Tiberiade. Il papa detterà la sua meditazione e poi si sposterà a venerare l’immagine della Madonna con il canto dell’antifona antica “Sotto la tua protezione ci rifugiamo” e al S. Crocifisso con l’inno alla croce: “Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo”.

Seguirà l’esposizione e l’adorazione del SS. Sacramento con l’inno «Adoro Te devote», composto da S. Tommaso d’Aquino, e la preghiera litanica di adorazione, di fede, di implorazione (Liberaci, salvaci, consolaci, donaci il tuo Spirito, aprici alla speranza) . Dopo l’ammonizione del card. Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, papa Francesco dà la benedizione con il SS. Sacramento, cui è unita la indulgenza plenaria. La celebrazione è conclusa con le acclamazioni del Dio sia benedetto.

Con questa benedizione solenne “Urbi et Orbi” il papa si rende presente a tutti i sofferenti a causa del Corona virus con l’indulgenza plenaria che significa la remissione delle pene dei peccati già perdonati in base alle condizioni stabilite dal Diritto canonico e richiamate dal Catechismo della Chiesa cattolica (nn 1471-1481). Queste condizioni sono: disposizione interiore a distaccarsi dai peccati, anche veniali; confessare i peccati; ricevere la S. Eucaristia, pregare secondo le intenzioni del Santo Padre.

Per questa celebrazione particolare che avrà inizio oggi 27 marzo 2020 cui si potrà assistere soltanto attraverso i mezzi di comunicazione di massa, la Chiesa concede la stessa indulgenza plenaria che sarà invocata da papa Francesco per l’intercessione dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, della beata Vergine Maria, del beato arcangelo Michele e del beato Giovanni Battista e di tutti i Santi affinché Dio voglia concedere il perdono di tutti i peccati e Gesù Cristo voglia condurre tutti noi alla vita eterna.

È un atto storico di misericordia universale per la consolazione di tutti gli afflitti da questa pandemia.

 

 

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