Farinella, luci e ombre sulla maschera del Carnevale putignanese
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- Pubblicato Sabato, 22 Febbraio 2020 10:21
- Scritto da Valentina Castiglione M.
di Valentina Castiglione Minischetti
Se si pensa al Carnevale di Putignano, una delle prime figure che può venirci a mente è quella rappresentata dalla maschera di Farinella. Il suo nome deriva dalla finissima farina di Putignano, ottenuta dalla polvere di ceci e orzo abbrustoliti. Lui invece è presentato come un incrocio tra Arlecchino e il Jolly delle carte da Poker, con un vestito a toppe multicolori, un gonnellino rosso e blu e il cappello a due punte munito di campanelli.
Scanzonato, furbo e allegro, identificato molto spesso come un ubriacone, in realtà, è un vero e proprio eroe per i putignanesi. Si racconta infatti che Farinella fosse il soprannome di un umile fornaio che attraverso uno stratagemma riuscì a evitare l’attacco dei Saraceni alla sua città. Consigliò ai suoi concittadini di cospargere il proprio corpo di Farinella fingendo una malattia simile alla peste. I Saraceni pertanto, spaventati dal rischio di un contagio, rinunciarono al saccheggio.
Farinella ha fatto il suo primo ingresso negli anni ‘50 per mezzo del grafico Mimmo Castellano e da allora è rimasto impresso nei cuori della popolazione, per il suo nome che rappresenta al meglio la cultura putignanese e per il suo vestito allegro e gioioso.