Quattro incontri sul tema della bellezza, architettura cinema arte e musica
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- Pubblicato Domenica, 20 Ottobre 2019 19:53
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Si è tenuto venerdì scorso il primo di quattro incontri molto interessanti sul tema della “bellezza”, scrutato partendo da quattro espressioni della genialità dell’essere umano: l’architettura, l’arte, la musica e il cinema. Il tema è la bellezza, ma il filo conduttore degli incontri è se questa possa davvero cambiare il mondo.
“La bellezza salverà il mondo?” è, infatti, il titolo -sullo sfondo degli incontri- da cui muoveranno i quattro temi. La frase è mutuata dal romanzo di Dostoevskij -“L’Idiota”- al cui personaggio, lo scrittore russo, la fa esprimere in modo affermativo. L’interrogativo è degli organizzatori degli incontri, il Lions Club Conversano, e del suo presidente, l’arch. Luca Labate. La domanda presuppone, dunque, il dubbio che la bellezza possa, o no, salvare il modo.
Il primo “meeting”, quello di venerdì scorso, è stato sull’architettura e ha visto come relatore l’arch. Carlo Moccia. Al tavolo c’era anche Roberto Bruno Spagnulo, Governatore Lions del Distretto 108AB Puglia e il presidente del Lions Club Conversano, il già citato arch. Luca Labate. Bellezza e architettura, quindi. «Il tema è molto ambizioso, difficile da affrontare» ha detto subito l’arch. Moccia. «La domanda indica una speranza» e, ha aggiunto, «la bellezza può essere interpretata come un tentativo di disvelamento della lettura delle cose». Ne è seguita una sorta di intervista tra i due architetti, con Labate nei panni del “giornalista” e Moccia in quelli dell’intervistato. Due ore di interessante relazione, stimolata dalle domande del presidente, alla quale ha fatto seguito il dibattito col pubblico.
La bellezza salverà il mondo? L’architettura, certo, ha regalato all’umanità forme, palazzi, piazze, costruzioni di straordinaria bellezza, in passato. Oggi meno, forse perché il valore funzionale degli spazi costruiti, a un certo punto, ha cominciato a prevalere su quello estetico. Spesso la bellezza architettonica di alcuni palazzi e luoghi storici è stata, ed è, aggredita, devastata, distrutta dalla bruttura edilizia, e anche architettonica, delle nuove costruzioni. A Rutigliano abbiamo tre esempi di questo tipo di scempio. Palazzo Pappalepore a Porta Nuova, occultato dal cinema l’Acquario costruito, agli inizi degli anni cinquanta, su uno scorcio antico preesistente; l’edificio in cemento di Piazza XX Settembre, che deturpa il prospetto di un palazzo antico affianco e quello del Palazzo De Franceschis di fronte, edificio in cemento a vista la cui costruzione -inizi anni ottanta- ha distrutto uno scorcio interessante (tutto l’isolato dove c’era il Saloon Bar) e piuttosto antico che meglio si interfacciava con la piazza e il vicino centro storico; il vecchio cinema -delle Vittorie o Vittoria credo si chiamasse- abbattuto per far posto a quella colata di cemento che è oggi il museo civico archeologico e le altre palazzine. In questi tre luoghi, decisamente, la bellezza non ha salvato il mondo.
Gli altri appuntamenti. Di quello sulla musica sappiamo solo che si terrà a febbraio 2020, il giorno preciso e il relatore saranno comunicati in seguito. Il 15 novembre prossimo sarà la volta dell’arte, con lo scultore Franco Dellerba; seguirà, a fine gennaio 2020, l’incontro sul cinema con Oscar Iarussi, giornalista professionista, saggista, critico cinematografico e caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno oltre che curatore, presso lo stesso quotidiano, delle pagine culturali.