CUP di Rutigliano, display rotto bagno rotto avvolgibili rotti…
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- Pubblicato Domenica, 06 Ottobre 2019 07:20
- Scritto da La redazione
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Forse la sanità a Rutigliano ha problemi più gravi, ma quelli di cui qui vi riferiamo creano particolari disagi agli utenti perché concentrati tutti in un unico posto, la sede del CUP presso l’ex ospedale. Problemi con i quali i cittadini si confrontano ogni giorno, o meglio, ogni tre giorni, perché il servizio CUP (centro unico di prenotazioni) del distretto socio sanitario 11 si divide, sostanzialmente, tra Rutigliano e Mola di Bari. Nel senso che gli stessi operatori fanno servizio tre giorni in un comune, tre nell’altro. Cominciamo proprio da qui, dalla disponibilità del servizio CUP.
Ricordiamo che il distretto socio sanitario 11 è composto da tre comuni, Rutigliano, Mola di Bari e Noicattaro; una popolazione complessiva, quindi un bacino di utenza, di oltre 70.000 abitanti.
A Rutigliano e a Mola il CUP funzionava cinque giorni su sette. Tre anni fa sulla porta dei due CUP i cittadini hanno trovato un avviso -ancora oggi affisso- firmato dal coordinatore e dal direttore del distretto di allora. Vi si legge: “Si comunica alla cittadinanza che PROVVISORIAMENTE per motivi tecnico-amministrativi gli uffici CUP-Ticket del distretto saranno aperti al pubblico nei seguenti giorni”. Quindi, a Mola di Bari il martedì, di mattina e di pomeriggio, il giovedì e venerdì di mattina; a Rutigliano il lunedì e mercoledì di mattina, il giovedì di pomeriggio. L’avviso riferisce che a Noicattaro l’ufficio è solo CUP e non anche ticket, cioè funziona solo per le prenotazioni perché manca la cassa. Se a Noicattaro i cittadini volessero pagare il ticket al momento della prenotazione, dovrebbero necessariamente recarsi a Rutigliano o a Mola. Questo significa che ai due comuni, spesso, si rivolge anche l’utenza di Noicattaro e, in effetti, i due CUP sono sempre pieni di gente.
A Rutigliano il display, che indica il “numero di turno” e lo “sportello”, è da anni fisso su, rispettivamente, 16 e 1. Non funziona. Funziona, invece, l’erogatore dei numeri che vengono “chiamati” dagli operatori dietro al vetro quasi gridando per farsi sentire, come al Bingo. A volte il numero chiamato non coincide con quello giusto e gli utenti si interrogano tra loro e, ogni tanto, ci scappa pure qualche tensione. Gli avvolgibili delle finestre del locale che ospita il CUP non funzionano, sono perennemente abbassati anche dalla parte degli operatori, dove, qualche giorno fa, c’era un secchio e un cartone sul pavimento perché il condizionatore perdeva acqua. Il CUP di Rutigliano non ha il bagno, o meglio, ce l’ha, ma è chiuso da un paio d’anni perché i sanitari sono pieni di calcinacci caduti dal soffitto.
Dal distretto ci informano che tutti i problemi fin qui elencati sono stati segnalati alla ASL Bari, saranno quindi risolti. Quando? Non si sa. Forse a breve, forse no.
Ora, questi problemi, presi singolarmente, non sono granché; concentrati in un unico ambiente fanno impressione, arrecano non poco disagio agli utenti e pongono una questione di decoro. Anche sulla “provvisorietà” dell’alternanza, tra Mola e Rutigliano, del servizio ci sarebbe da dire, ma -sempre dal distretto- ci informano che il servizio CUP pieno nei due comuni è difficile ripristinarlo per carenza di personale. Ci verrebbe da dire una banalità: il personale si assume. Se non lo si può, o non lo si vuole assumere, si potrebbe dedurre che per la ASL Bari “PROVVISORIAMENTE” significhi “vita natural durante”.