Sulla strada dei giovani c’è anche la Chiesa
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Ottobre 2018 11:57
- Scritto da sac. Pasquale Pirulli
sac. Pasquale Pirulli
La realtà giovanile (fatta di sogni, progetti, aspettative, delusioni, ecc.) interroga non solo la società civile ma anche la Chiesa. Ai tanti problemi la prima offre una risposta politica (educazione, cultura, lavoro, ecc) con i modelli di successo in ogni campo (sport, ricchezza, divertimento ecc.); la seconda offre una risposta globale di senso di tutta la vita. Dopo aver dedicato ben due sinodi alle problematiche della famiglia nella società la Chiesa si pone sulla strada di tutti i giovani del mondo dedicando loro la XV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei vescovi riflettendo sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. La celebrazione di questo evento di ascolto, di incontro e di proposta si svolge a Roma dal 3 al 28 ottobre 2018 e vi partecipano 267 padri sinodali. Il segretario di questo Sinodo è il card. Lorenzo Baldisseri e vi intervengono 50 cardinali, 6 patriarchi, 45 arcivescovi, 101 vescovi , 10 religiosi, 10 presbiteri e religiosi, 23 esperti, 49 uditori e uditrici e 36 giovani (di età tra i 18 e i 29 anni). Si aggiungono anche 8 delegati di altre chiese cristiane. Un’assemblea veramente “cattolica” cioè “corrispondente alla dimensione universale della Chiesa, che agisce cum Petro et sub Petro”.
I lavori partiranno dall’esame del documento di base che espone il tema, qualificato come “Instrumentum Laboris”, che si articola in tre parti:
1. RICONOSCERE: LA Chiesa in ascolto della realtà;
2. INTERPRETARE: Fede e discernimento vocazionale;
3. SCEGLIERE: Cammini di conversione pastorale e missionaria. Questo testo è il “riassunto di migliaia di pagine di testimonianze, riflessioni e richieste provenienti da tutto il mondo”.
Dopo l’assemblea inaugurale del 3 ottobre, in cui sarà presentata la prima parte “RICONOSCERE” inizieranno gli interventi dei padri in aula. I lavori proseguiranno nei 14 Circuli minores articolati per aree linguistiche (francese, italiano, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco) in cui si elaboreranno i modi di realizzare le proposte dello strumento di lavoro. Ci saranno tre assemblee generali (9 ottobre 15 ottobre e 22 ottobre) durante le quali confluiranno i contributi elaborati nei Circuli minores e si procederà a elaborare il testo del documento finale. Il Documento finale del sinodo sarà presentato ai padri la mattina del 27 ottobre e poi sottoposto alla votazione assembleare nel pomeriggio. I risultati del sinodo dedicato ai giovani riassunti nel documento finale saranno consegnati a papa Francesco “al quale compete ogni decisione in merito”.
Il card. Baldisseri nella conferenza stampa di presentazione di questo evento ecclesiale ha precisato: “Il tema dei giovani è certamente oggi una ‘sfida’, come del resto lo fu quello della famiglia. E la Chiesa non ha paura di affrontare le sfide, che sono sempre difficili ed insidiose. Non le teme perché è sicura che la forza spirituale e umana le viene dallo Spirito Santo, che ispira e sostiene i suoi Pastori e il suo gregge, con a capo colui che ha il ministero di confermare i fratelli”.
Papa Francesco è ben consapevole delle difficoltà che la Chiesa incontra nel suo dialogo con i giovani e lo ha detto espressamente durante la conferenza stampa del ritorno dal suo viaggio apostolico in Estonia il 25 settembre 2018: “I giovani si scandalizzano dell’ipocrisia dei grandi. Si scandalizzano delle guerre, si scandalizzano dell’incoerenza, si scandalizzano della corruzione. E in questo della corruzione entra (la questione) degli abusi sessuali”.
Ci si augura che i giovani in questo incontro con la Chiesa di papa Francesco possano trovare ascolto alle loro voci di smarrimento, di riflessione e di protesta e che la stessa Chiesa sia scoperta quale loro amica nel loro cammino sempre più difficile e problematico in una società che innalza altari agli idoli del successo del denaro e dell'egoismo e spegne nei giovani i sogni e mortifica i progetti di una vita vissuta nella gioia, nell’ amore, nella fraternità universale, nella giustizia e nella pace.