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Disabile grave e locale di appoggio più volte contestato dal comune. Videointervista

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disabile-deposito-ordinanza


di Gianni Nicastro

Un disabile con gravi problemi di deambulazione, vive solo in una casa di proprietà, ma al primo piano. Un locale a piano terra, sempre di sua proprietà, che ha utilizzato come appoggio perché è rimasto bloccato giù a causa di un guasto al montacarichi, senza il quale gli è impossibile arrivare al primo piano perchè nel vano scale condominiale non c'è ascensore. Il locale -per lui, quindi, unico ingresso a casa sua- è stato ricavato da una parte di un ampio garage per il quale, il costruttore, al momento dell’acquisto dell’appartamento, al disabile aveva garantito l’utilizzo residenziale. Per il comune quell’appoggio, essenziale per la condizione di disabilità, è cambio di destinazione d’uso, quindi un “abuso edilizio”.

Da giugno 2016 a marzo 2018 il sig. Valenzano è stato sottoposto a tre sopralluoghi della Polizia Locale, due raccomandate di "avvio procedimento ai sensi della legge 241/90" dell’ufficio tecnico, due ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi e di destinazione d’uso, una comunicazione alla Procura della Repubblica di Bari per “abuso edilizio” che la stessa Procura -due mesi fa- ha archiviato “per particolare tenuità del fatto”.

Il sig. Vito Francesco Valenzano non ha realizzato nessuna opera edilizia abusiva, ha solo portato giù, in quel locale, un letto, una cucina, un tavolo, un frigorifero e qualche sedia perché fa una fatica enorme a portare la spesa, e qualsiasi altra cosa, fin su al primo piano e perché gli può capitare, come è successo- di dormire a terra, in quel locale, quando il montacarichi non funziona. Poi qualcuno, il giorno dopo, lo deve aiutare ad alzarsi, se no rimane lì, a terra.

Non aggiungiamo altro se non la tristezza nel vedere tanta insensibilità, tanto accanimento tecnico-formale su una situazione di particolare disagio che meriterebbe, piuttosto, approcci diversi, una attenzione particolare, magari più comprensione, se non più umanità.

Si poteva aiutare il sig. Valenzano a trovare una soluzione “legale” come un permesso a costruire in sanatoria o come l’inoltro di una richiesta di cambio di destinazione d’uso?
Il cambio di destinazione d’uso, per quello che ne sappiamo, è previsto dalle norme e, forse, per un disabile, può anche essere un diritto.

Nel video, dunque, il disagio, la fatica della spesa, l’attenzione tecnica del comune dopo una denuncia; attenzione legalista che prescinde dalla storia di Franco e dalla sua grave condizione di disabile.

Buona visione

 

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