Il cammino del poeta al servizio della bellezza
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- Pubblicato Sabato, 18 Novembre 2017 13:35
- Scritto da Terresa Gallone
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Approfondimenti Culturali Rutiglianesi, secondo appuntamento
Pierluigi De Santis presenta “Diario di viaggio. Itinerando nella sostenibilità”
di Teresa Gallone
Viaggio e sostenibilità, conoscenza e rispetto, questi i punti cardine affrontati nella seconda conferenza degli Approfondimenti Culturali Rutiglianesi giovedì 16 novembre scorso. Il punto di vista è quello di Pierluigi De Santis, autore del volume “Diario di viaggio. Itinerando nella sostenibilità” (WIP edizioni), accompagnato dai commenti di Nicola Cutino, presidente dell’associazione Mondo Antico e Tempi Moderni.
Pierluigi De Santis impernia tutta la sua riflessione letteraria sul concetto di iter, di cammino costellato da soste di osservazione e riflessione. In “Tratturi e transumanza. Profili fra passato, presente e progettualità” il suo sguardo spazia verso l’esterno, dentro e fuori la Puglia attraverso i tratturi, le “vie erbose” consumate dai pastori durante la transumanza.
Qui lo scrittore viaggiatore saggia con mano la perfetta comunione fra uomo, natura e spirito. Quello dei tratturi è l’esempio di percorso sostenibile in cui tutto dell’ambiente circostante è toccato con rispetto e venerazione, in cui il viaggiatore si fa pellegrino, vive il cammino, gode delle soste e degli incontri.
È percorrendo le vie della transumanza che Pierluigi De Santis incontra Thierry Léon, una pellegrina diretta a Santiago di Compostela. La donna in realtà sarebbe una rutiglianese di cui lo scrittore raccoglie la testimonianza di un cammino volontariamente intrapreso fra le difficoltà, verso la pace dell’animo e la purezza dello spirito.
In “Vita intorno al fuoco. Racconti e poesie” lo sguardo di De Santis si ripiega all’interno, esplora il viaggio dell’io fra i sentieri della vita terrena. Come il pastore e il pellegrino percorrono i tratturi fra le attese e le difficoltà, sostando a ristorarsi fra i pascoli e le edicole votive, intessendo relazioni di rispetto e solidarietà, così l’animo umano macina i sentieri della vita diviso fra timore e speranza, dolore e sollievo, solitudine e amore. Il viaggiatore di De Santis si fa portatore paziente di un fardello quasi insostenibile, il peso della malattia sotto il quale mai cede affidandosi alla compagnia di altri silenziosi pellegrini, alla condivisione del dolore e della gioia della meta raggiunta.
In “Diario di viaggio. Itinerando nella sostenibilità” il cammino dell’autore è tutto intrapreso in Puglia con qualche deviazione in Lucania e in Abruzzo, alla scoperta del bello che ancora passa inosservato. De Santis fa completamente sua la missione del poeta al servizio della bellezza e della conoscenza consapevole di questa. Suo è il compito di valorizzare ciò che di bello scorge nel suo cammino e farlo conoscere «oltre il campanile».
Il richiamo del bello lo ha condotto anche a Rutigliano. Qui De Santis ha potuto toccare con mano la sostenibilità intesa come rispetto del territorio in cui si vive, ha potuto saggiare l’impegno che il comune profonde nella raccolta differenziata dei rifiuti, ha potuto godere della bellezza senza tempo dei fischietti in terracotta e della perizia dei figuli.
De Santis chiude la serata regalando al pubblico una poesia, qui di seguito riportata, ispirata dalla sua sosta a Rutigliano.
«Fischietto, un soffio di vita
spira, colora la materia informe
nasce un suono magico,
maschile, femminile,
gentile, intenso, affascinante
che si diffonde nell’aria quieta.
Il fischietto richiama, invita
gli esseri umani alla fratellanza pacifica.
Le mani artistiche, deboli, forti
trasmettono, affidano
sapienza, tradizione al futuro.»