Tensostatico-spogliatoi e palazzetto dello sport, un conflitto “esistenziale”
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- Pubblicato Mercoledì, 04 Marzo 2020 01:41
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
La costruzione in corso degli spogliatoi annessi al tensostatico è una buona notizia. Il mondo dello sport dilettantistico di Rutigliano quegli spogliatoi li aspetta, li sogna, li agogna da decenni; ora, finalmente, si vede il cantiere che li sta realizzando. E’ stato gettato il basamento in calcestruzzo, lavoro visitato dal sindaco qualche giorno fa.
“Buongiorno Rutigliano. Oggi voglio iniziare la giornata dandovi due belle notizie. La prima è che sono iniziati i lavori per la realizzazione degli spogliatoi per la tensostruttura di via Adelfia. Entreranno in funzione entro un mese: finalmente le nostre associazioni sportive e le squadre che ospitiamo avranno una soluzione dignitosa. La seconda è che sono stati avviati i lavori della commissione giudicatrice per la realizzazione del Palazzetto dello Sport. Non vediamo l'ora di dare ai nostri tanti sportivi una casa accogliente”, è quanto si legge sulla pagina facebook di Giuseppe Valenzano in un suo post pubblicato lo scorso venerdì mattina di buon ora, con immancabile reportage fotografico.
Non si può non associarsi alla felicità del sindaco per le due buone notizia. C’è, però, un problema che tutti sanno o, se non proprio tutti, di sicuro conoscono quelli che il progetto del palazzetto dello sport lo hanno spulciato. Un problema che si appalesa chiaramente vedendo la planimetria del futuro, cosiddetto, “impianto sportivo polivalente” e leggendo quello che è scritto nella relazione illustrativa del suo progetto. Qui si legge che il tensostatico “verrà rimosso per la realizzazione dei parcheggi”. Ancora: “La struttura tensostatica, ad esempio, sarà rimossa o smontata e rimontata in altra area secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, per far spazio ad un’ampia area dimensionata opportunamente per accogliere i parcheggi necessari per gli utenti e i fruitori del nuovo impianto sportivo”.
Dunque, sull’area dove oggi c’è la tensostruttura, e dove stanno realizzando gli spogliatoi, il progetto del palasport insedia un grande parcheggio e, per questo, prevede la rimozione tout court -o lo spostamento in altra sede- della stessa tensostruttura. Rimuovere la tensostruttura significa, ovviamente, rimuovere gli spogliatoi che si stanno appena realizzando, mentre si perderebbe la colata di cemento che funge da base.
Al di là del giubilo, quali sono “le intenzioni” del sindaco e della sua amministrazione? La costruzione degli spogliatoi a poche settimane dall’aggiudicazione della gara d’appalto del palazzetto dello sport significa che l’amministrazione ha intenzione di conservare lì dove è ora la tensostruttura? E’ difficile, perché questo significherebbe cambiare il progetto, fare una variante in piena aggiudicazione della gara o ad appalto aggiudicato.
C’è un indizio sulla provvisorietà di quegli spogliatoi, è nella delibera di giunta di approvazione del progetto definitivo della realizzazione del blocco spogliatoi: “Questa Amministrazione -si legge nella delibera- intende dotare la Tensostruttura sportiva, nelle more della realizzazione del palazzetto dello sport nell'area adiacente alla tensostruttura, di blocco spogliatoi/servizi del tipo ‘prefabbricati’ in modo tale da poter essere successivamente riutilizzati in altro sito”. Pare di capire, quindi, che quegli spogliatoi saranno lì provvisoriamente, nelle more, cioè nell’intervallo tra l’inizio e la fine dei lavori di costruzione del palazzetto dello sport, dopodiché “potranno” essere spostati, ovviamente, insieme a tutta la tensostruttura nel caso valga la pena recuperarla o sia ancora recuperabile.
Ora, la commissione giudicatrice, ci informa il sindaco, sta lavorando; è probabile che, tra aggiudicazione provvisoria e definitiva, passino un paio di mesi. Tra un paio di mesi, più o meno, potrebbe esserci la consegna dei lavori, appresso l’allestimento del cantiere.
Nella “Tabella Analitica Gantt”, che è nel cronoprogramma agli atti del progetto, si legge che in cinque giorni l’appaltatore effettuerà lo “scavo di pulizia generale dell'area del cantiere”, la “realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere” e la “realizzazione della viabilità del cantiere”. Chiedo: se la tensostruttura si trova nell’area del cantiere, sarà inglobata nella recinzione? Nel caso, come potrà essere fruita dalle società sportive “nelle more della realizzazione del palazzetto dello sport”? In altri termini: la fruizione del tensostatico -il che significa atleti, pubblico, auto- è compatibile con l’allestimento e l’attività di circa un anno di un cantiere edile così impegnativo?
Stanno costruendo gli spogliatoi e la commissione giudicatrice sta lavorando per il prosieguo della gara d’appalto del palazzetto dello sport, vivaddio! Era da luglio del 2019 che si aspettava la nomina della commissione per far andare avanti una gara che è cominciata a dicembre del 2018 e che aggiudicherà un appalto di 2.100.000 euro per il quale si sono candidati una decina di RTI (raggruppamenti temporanei di imprese).
Va benissimo, ma come si risolve il conflitto “esistenziale” tra palazzetto dello sport e tensostruttura? Sia “nelle more”, che definitivamente?