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Rutigliano-Noicattaro, sempre più un percorso ad ostacoli

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di Michele Pesce

L’informazione nasce e si sviluppa come voce dei cittadini e come strumento di democrazia orizzontale e partecipata. Proprio per questo, è con estrema attenzione che abbiamo raccolto la segnalazione di uno nostro lettore che alcuni giorni fa ci ha invitati ad analizzare lo stato del manto stradale della Rutigliano-Noicattaro, per capire cosa è stato fatto nel corso degli anni per migliorare una situazione da sempre problematica.

«Faccio tutti i giorni avanti e indietro da Noicattaro e vi dico che non è possibile guidare su una strada in queste condizioni» – lo sfogo del sig. Christopher – «A volte ho quasi la sensazione di perdere il controllo della macchina, ogni giorno esce un nuovo dosso o una buca sempre più profonda, soprattutto dopo la pioggia. Avevo intenzione di acquistare un motorino, ma considerando come stanno le cose ci ho rinunciato».

La Rutigliano-Noicattaro, specie da dieci anni a questa parte, da quando cioè è stato eliminato il passaggio a livello ed è stato creato il sottopasso per la tratta delle Ferrovie Sud Est, presenta pericolosi problemi strutturali: trattandosi di una strada ad alta densità di traffico, è da considerarsi a quasi metà del cosiddetto limite di vita utile (solitamente vent’anni) e necessita, ora più che mai, di crescenti interventi di manutenzione.

Con il passare del tempo, infatti, la quantità media di automezzi è aumentata ed il derivante incremento del traffico, delle sollecitazioni delle ruote, il maggiore carico per asse e “l’età avanzata” continuano inevitabilmente a determinare un grave deterioramento della stessa lungo tutto il percorso, fatto salvo il tratto appena fuori Noicattaro, dove la situazione è decisamente più accettabile e sostenibile per qualsiasi guidatore, anche il più inesperto.

Suona quasi assurdo credere che la principale arteria di collegamento tra i due paesi versi in queste condizioni: una situazione che crea non solo disagi, ma anche veri e propri pericoli per gli utenti, siano essi residenti o forestieri, che quotidianamente mettono a rischio sospensioni, pneumatici e finanche le loro stesse vite, specie quando si trovano a transitare a bordo di scooter o altri motocicli e le insidie sono più difficili da gestire.

Cosa può fare l’amministrazione comunale, dunque? Gli interventi di manutenzione della pavimentazione consistono solitamente nell'evitare che l'acqua penetri all’interno della struttura della strada. A tale scopo, infatti, è necessario che il manto sia sempre impermeabile e che gli interventi di drenaggio siano efficaci al fine di impedire che l'acqua non si depositi lungo il ciglio stradale. Le fessure, inoltre, devono essere sigillate non appena compaiono ed i margini della strada devono essere rifilati per consentire lo scolo dell'acqua. Di regola, inoltre, il risanamento strutturale dovrebbe mirare a massimizzare il valore di recupero della pavimentazione preesistente.

Come visibile dalla foto-gallery realizzata dalla nostra redazione, purtroppo, è evidente quanto il Comune di Rutigliano non stia lavorando in tal senso; certo, a meno che non si vogliano considerare i superficiali rattoppi e gli svariati interventi di manutenzione sommaria fatti in questi anni, pezze a colori che generano un palese malcontento nella cittadinanza e che, soprattutto, danno l’idea di come l’amministrazione non si curi affatto del problema, anzi, quasi faccia finta che non ne esista uno. In più punti, oggi, la strada presenta numerose buche e pericolosi cedimenti del manto, da considerarsi maggiormente a rischio in giornate come quelle di queste ultime settimane, con il maltempo che sta imperversando anche sulla nostra regione.

“La rete stradale” – come segnala il Siteb (Associazione Italiana Bitume e Asfalto Stradale) – “è un bene primario e fondamentale per lo sviluppo economico. Non metterci mano rischia di peggiorare ulteriormente il primato italiano in materia di incidenti stradali: nel 2013, 181mila episodi con ben 3.385 morti, con costi sociali stimabili in circa 26 milioni di euro. Gran parte di questi avvenimenti li si potrebbe prevenire parzialmente o del tutto con una manutenzione e una segnaletica più accurate”.



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