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Stamattina, un ratto a spasso su via San Francesco D’Assisi

Se qualcuno vuole una prova di quello che i cittadini denunciano, anche su questo giornale, circa la presenza in paese di ratti, qui c’è la incontrovertibile conferma. Stamattina, circa un paio d’ora fa, un grande topo, con la sua bella coda lunga, se ne andava a spasso per via San Francesco D’Assisi, non molto tranquillamente perché, trovandoci per caso a passare di lì in quel momento, lo abbiamo seguito per immortalarlo con il telefonino.

Il ratto, probabilmente anche un po’ impaurito, ha cercato di mettersi “in salvo” risalendo la via verso il centro raso al muro e, all’altezza dello studio medico associato, lo abbiamo perso.

Non è l'apocalisse e neanche un fatto eccezionale. Si sa che le fogne delle città brulicano di ratti. Il problema si ha quando i grandi topi trasmigrano dal loro solito habitat underground a quello in superficie, magari alla ricerca di qualche buona cantina in cui infilarsi.
A questo punto è d’obbligo dire la cosa più banale che c’è: ci vorrebbe una buona derattizzazione. A Rutigliano si fa, ma, generalmente, solo nella periferia.

Nel contratto di appalto della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana è prevista l’ “attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione” senza specificare (e, da quello che ci sembra di capire, non lo specificano neanche il “capitolato d’oneri” e il “disciplinare prestazionale di esecuzione del servizio”) la quantità e l’estensione di queste tre “attività”. Presumiamo, dunque, che la derattizzazione si debba fare allo stesso modo della disinfestazione, cioè non limitata soltanto alla periferia.