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Il flop del “nuovo” mercato settimanale

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di Gianni Nicastro

“Più funzionale, più sicuro, più grande, più accessibile”, così è stato definito il nuovo mercato settimanale su un manifesto del comune. L’esordio, lunedì scorso, è stato, invece, un pianto.

La funzionalità manco a pagarla, sembrava essere in una lunga scatola di sardine. Più sicuro? Ma vogliamo scherzare! Un budello, le coperture delle bancarelle si toccavano e sovrastavano soprattutto nella parte nuova, da dopo la scuola “A. Moro” in poi. Tra una bancarella e l’altra, in alcuni tratti, un metro e mezzo, due metri, massimo, uno spazio limitato che rende difficoltoso camminare normalmente, coi passeggini, poi, è una impresa.

La sicurezza, anzi, è uno dei problemi più grandi di questo mercato, stretto per le persone a piedi, figuriamoci per qualsiasi mezzo di soccorso. Più che grande e accessibile, è molto più lungo e quasi impraticabile. Lunedì si sono lamentati commercianti e cittadini, insomma, un fallimento.

Per come la vede l’assessore alle attività produttive, tutto avrebbe funzionato se solo si fosse concesso ai commercianti di salire coi furgoni sui marciapiedi, questo avrebbe fatto arretrare le bancarelle liberando più spazio al centro. Una violazione del Codice della strada che sembrerebbe non essere stata concessa dal comando di Polizia Municipale lunedì scorso, ma che, gli amministratori comunali, contano si conceda lunedì prossimo.

Cioè, il mercato settimanale a Rutigliano si può svolgere con un minimo di funzionalità solo violando, o derogando, il Codice della strada. E' normale una cosa del genere? Probabilmente no. Se Via Dante non offre lo spazio necessario perché si possa fare un mercato in sicurezza, funzionale, e accessibile, con 130 bancarelle non alimentari poste su due file, una di fronte all’altra, due sono le alternative: o si diminuiscono le bancarelle, adeguandone il numero allo spazio, o si trova un’altra area mercatale.

Un’altra soluzione ci sarebbe, in parte immediatamente praticabile. Proprio su via Dante, tra la ex cantina sociale e i campi di calcetto in disuso, c’è un’area a “standard” libera e, se non ricordo male, già ceduta al comune; basterebbe pavimentarla e metterla a disposizione del mercato. Esattamente di fronte c’è un’altra area, privata, edificabile, di cui una parte potrebbe essere acquisita al patrimonio pubblico offrendo ai proprietari la relativa cubatura altrove. Si creerebbero, così, due aree, una di fronte all’altra, dedicate al mercato settimanale e che potrebbero offrire la possibilità di spostarlo completamente sul tratto di via Dante che va dal parco urbano fino allo stabilimento vinicolo.

Perché, il problema del mercato del lunedì, è anche il fatto che impegna un'area strategiche sia per la presenza di Tribunale, scuole e Poste, sia perché occupa una delle aree a parcheggio più grandi della città (piazza Manzoni). Il primo tratto di via Dante, fino alla scuola “A. Moro”, andrebbe liberato a causa della presenza di tutti quei servizi e della necessità di regolare la viabilità su via Aldo Moro, via Dante e sulle loro perpendicolari, viabilità che il lunedì si fa più caotica e congestionata.





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