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Innovazione e sostenibilità in agricoltura, la premiazione di Bella Vigna

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BELLA VIGNA PREMIA L’INNOVAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ IN VITICOLTURA

Premiazione il 22 novembre a Monopoli (Ba)
- Masseria il Melograno -

La tecnologia è la chiave per far tornare l’Italia competitiva nel settore dell’uva da tavola, comparto che genera 660milioni di Euro in export. Si tratta della frutta fresca italiana più esportata dopo le mele. Per questo Bella Vigna premia le aziende virtuose che hanno adottato tecnologie innovative per salvaguardare la qualità del Made in Italy e rispettare l’ambiente.

UVA DA TAVOLA VUOL DIRE SUD ITALIA
Parlare di produzione di uva da tavola in Europa vuol dire parlare di Spagna e Italia, ma più precisamente di Sud Italia. Infatti, il 60% dell'uva da tavola italiana è coltivata in Puglia, di seguito ritroviamo la Sicilia con il 33%, la Basilicata e il Lazio con il 3% e la Sardegna con l'1% (dati ISMEA 2016). Circa 1 grappolo su 2 giunge sulle tavole dei consumatori europei (475 mila tonnellate) ed extraeuropei, generando così un giro d’affari di 660milioni di Euro (dati ISMEA 2017).

NUOVE PROFESSIONALITÀ IN VIGNETO GRAZIE ALLA TECNOLOGIA
Quello dell’uva da tavola è un comparto complesso, formato da innumerevoli anelli di una catena all’interno della quale sempre più spesso trovano posto, oltre a produttori, tecnici di campo, commercianti ed esportatori, anche ingegneri, programmatori, sviluppatori di software, esperti di robotica e sensoristica.

NON SIAMO PIÙ I PRIMI DELLA CLASSE PER VOLUMI, MA...
Oggi, nella classifica globale, il nostro Paese siede al 4°posto tra gli Stati produttori dopo Spagna, Cile e California. Il motivo della retrocessione? Il comparto non è stato del tutto in grado di cogliere la sfida tecnologica che sta investendo e trasformando profondamente l'agricoltura in questi ultimi anni.

IL PREMIO BELLA VIGNA
Il Premio Bella Vigna, giunto quest'anno alla 3^edizione, nasce proprio con l’intento di restituire valore ai produttori di uva da tavola che hanno accettato la sfida dell'innovazione adottando nei loro impianti soluzioni rispettose dell'ambiente e tecnologicamente innovative (ad esempio sesti d’impianto più ampi, gestione della vigoria, inerbimento e minima lavorazione del suolo, stazioni meteo, modelli previsionali delle malattie, software per la gestione dell'irrigazione ed impianti irrigui più efficienti, nuove varietà ecc). Tutti mezzi che si sono rivelati fondamentali per salvaguardare la qualità del prodotto anche durante un’annata come questa, particolarmente difficile a causa delle avversità climatiche.

Nel corso dei tre anni gli iscritti al concorso sono cresciuti, segno che sempre più imprese agricole hanno deciso di investire in innovazione. Quest'anno ben 21 aziende, che complessivamente gestiscono la loro produzione su più di 300 ettari, sono riuscite a passare la prima fase selettiva. Si tratta di grandi realtà pugliesi situate negli areali di Bari, Bat e Taranto. La squadra del Premio Bella Vigna, formata dallo staff dell’Associazione e da 4 giurati, ha visitato i vigneti di uva da tavola candidati e divisi in due categorie: precoci e tardive.

LA PREMIAZIONE
Per conoscere i 5 vincitori del Premio Bella Vigna 2018 (primo, secondo e terzo posto, Gran Premio Sostenibilità e Gran Premio Innovazione) saremo costretti ad attendere giovedì 22 novembre. Come di consueto la serata di gala, che si svolgerà a Monopoli presso la masseria “Il Melograno”, alla quale sarà possibile partecipare solo su invito, sarà anche l'occasione per ospitare ed ascoltare gli speech di esperti del settore agroalimentare dalla caratura internazionale. Quest’anno prenderanno parte: Thomas Drahorad, Presidente NCX Drahorad srl, Domenico Liturri, Marketing&Sales Manager Agricoper e Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio di tutela uva da tavola IGP di Mazzarrone. La serata sarà una vera e propria festa durante la quale la massima attenzione sarà rivolta alle aziende agricole partecipanti al concorso. Le stesse che hanno deciso di mettersi in gioco mostrando orgogliosamente il grado di innovazione e di sostenibilità della loro produzione di uva da tavola.

La giuria 2018 è formata da:
Gianluca Campanile, agronomo esperto in certificazioni - auditor pugliese CSQA;
Aristide Bianchi, agronomo presso l’azienda Giacovelli;
Isabella Palumbo, agronomo responsabile commerciale CJO-Salvi Group;
Antonio Guario, agronomo consulente presso il Centro Sperimentale Agrolab di Noicattaro.

Comunicato Stampa: Associazione Bella Vigna
Per maggiori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
/www.premiobellavigna.it

 

 

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