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Un super Fabrizio Moro conquista il palco della 54ª Sagra dell’Uva

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Autentico bagno di folla per il cantautore romano,
esibitosi dopo il Concorso “Grappolo Gigante”


di Michele Rubino

Due ore di puro spettacolo, adrenalina ed entusiasmo travolgente all’insegna della musica. Fabrizio Moro - ospite di assoluto spessore della seconda serata, svoltasi ieri- conquista il palco della 54^ Sagra dell’Uva facendo letteralmente “impazzire” di gioia il numerosissimo pubblico rutiglianese, comprensivo di un numero massiccio di forestieri – tra i fan club del cantante, addirittura, era presente quello di Roma – e, soprattutto, di temerari che, per vedere da vicino il proprio beniamino, si sono assiepati oltre le barricate dalle prime ore del pomeriggio. anna-falchi-sag uva-18

Questi ultimi hanno dovuto attendere le 22 circa, allorquando il fresco vincitore di Sanremo – assieme ad Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente”- ha cominciato la sua, straordinaria, esibizione. Come di consueto, infatti, la serata è stata aperta dal Concorso “Grappolo Gigante”, presentato dal giornalista Gianni Capotorto e da Anna Falchi, madrina ad hoc nonché già ambasciatrice del fischietto di Rutigliano nel 2014. Plurimi i premi assegnati – e conferiti dalle autorità politiche locali oltre che dal presidente del Comitato Sagra dell’Uva Sibillano – alle aziende locali, secondo la classica ripartizione per criterio tipologico. Tre, in tal senso, le categorie oggetto di premiazione: Red Globe, uva Italia e altre uve, ove si è registrato il picco massimo di peso con un grappolo di 5,025 kg.

Di lì a poco, l’assessore alla Cultura, Sport e Turismo Giuseppe Rocco Poli ha riservato parole di elogio- cui, immediatamente dopo, si è unito anche il presidente Sibillano- a tutti i produttori locali, evidenziando, ai presenti, l’impegno e la dedizione che caratterizza la loro attività. Il “fischio” di Anna Falchi -  l’ass. Poli ha consegnato lei il tradizionale fischietto in terracotta, appunto – e le parole del primo cittadino nostrano, Roberto Romagno, hanno chiuso la prima parte della serata, dando spazio all’esibizione di alcuni artisti, tra cui Andrea Cioffi, che ha intrattenuto la piazza con due cover di James Blunt, e Iwigo. Performance utili, se non altro, per “scaldare” il pubblico in vista dell’arrivo di Fabrizio Moro che, sin dai primi brani, si è reso protagonista di un autentico show riuscendo a coinvolgere continuamente, se pur a distanza, i presenti. Un successo che, in quanto a riscontro immediato, ha superato, di gran lunga, le performance dei “big” ospitati negli anni addietro.

Da evidenziare, tra i brani in scaletta, “Fermi con le mani”, dedicato alla memoria di Stefano Cucchi, e “Pace” – singolo di chiusura nonché titolo dell’ottavo album dell’artista pubblicato del 2017-, intonato indossando, al collo, una sciarpa della compagine di tifo organizzato rutiglianese Nuova Guarda consegnata, nel backstage, dal responsabile del gruppo Filippo Lamparelli. Quest’ultimo, ai nostri microfoni, ha così spiegato la scelta: « Moro, anni fa, ha scritto un pezzo, intitolato La partita, in onore degli ultras italiani e, alla luce degli ideali e dei valori trasmessi in tutto il suo bagaglio musicale, ci siamo sentiti in dovere di regalare lui un simbolo del nostro gruppo e della nostra città».

Questa sera, intanto, si chiude la tre-giorni di musica della Sagra dell’Uva. Ospite, in occasione della serata dedicata ai più giovani – da ciò la denominazione Young Generation-, sarà il famoso disc- jokey Gabry Ponte. Appuntamento, questa sera in via Dante, alle ore 21:30.

 

 

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