Pubblicità ai fitofarmaci, l’assessore parla ma non risponde. Intervista audio
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- Pubblicato Domenica, 14 Maggio 2017 13:00
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Premessa.
La manifestazione “Grappolo d’Argento” è un momento importante di promozione del territorio e della sua principale produzione agricola, l’uva da tavola, di valorizzazione di personalità che si sono distinte, per ruolo e competenze, in quella promozione nonché di aziende agricole che operano nel solco dell’innovazione a tutti i livelli come quella che è stata premiata quest’anno. La manifestazione “Grappolo d’Argento, dunque, non c’entra nulla con la questione che qui solleviamo, che è di polemica, contestazione, per la pubblicità ai fitofarmaci.
La sera della premiazione, infatti, dietro al tavolo dei relatori, erano visibili due cartelloni pubblicitari, uno della Syngenta, l’altro della SIPCAM Italia. La Syngenta (su cui nell'intervista si è concentrata la nostra critica, abbiamo scoperto dopo cosa fosse la SIPCAM) è una multinazionale svizzera che opera nel campo della chimica, produce fitofarmaci e semi; la SIPCAM è il “Primo in Italia, tra i primi 20 e unico gruppo italiano nel comparto mondiale dell’agrofarmaco, Sipcam Oxon opera nella sintesi, formulazione e commercializzazione di principi attivi e intermedi chimici”, si legge sul suo sito.
La SIPCAM, la sera della premiazione, era presenta solo col suo logo, il tabellone della Syngenta, invece, oltre al logo, pubblicizzava tre fungicidi: Cidely, Geoxe e Pergado SC. Le schede tecniche del primo e del secondo fitofarmaco riportano “Pericoloso per l’ambiente”, “Tossico” e “Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico”; sul terzo la scheda dice che è “Nocivo per gli organismi acquatici” e, allo stesso modo degli altri due, “può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico”.
Si tratta, quindi, di tre fitofarmaci che producono un importante impatto ambientale pubblicizzati in una manifestazione nella quale si è parlato di sostenibilità in agricoltura e attenzione per l‘ambiente. Ma questo è un aspetto che attiene alla sensibilità ambientale di ognuno, a un approccio culturale nuovo, alternativo, nel modo di fare agricoltura.
E’ la pubblicità ai fitofarmaci e alle società che li producono che abbiamo ritenuto molto inopportuna, fastidiosa, invadente perché, ad organizzare l’iniziativa, è stato il comune -un ente pubblico- non una qualsiasi associazione o ente privato. Cosa c’entrasse in quel contesto la pubblicità ai fitofarmaci, a quale titolo quelle due società e i loro prodotti fossero lì quella sera, sono le domande che abbiamo rivolto all’assessore all’agricoltura Pinuccio Valenzano venerdì scorso.
Che quelle due società non abbiano sponsorizzato l’evento lo si evince non solo da quel poco che l'assessore ci ha detto sull'argomento, ma anche dal fatto che il comune ha impegnato (determina n. 402 del 27.4.2017) 6.784 euro per le spese sostenute. Allora, se le spese graveranno sul bilancio comunale e non c’è stato nessuno sponsor, a quale titolo quelle due società della chimica erano presenti con la loro pubblicità?
A questa semplice domanda, posta insistentemente più volte, l’assessore non ha risposto, ha volutamente tergiversato parlando della bontà dell’evento, di tutti quelli che erano presenti e di cose che non c’entravano nulla con la domanda sui motivi della presenza di quella pubblicità.
Non aggiungiamo altro, vi rimandiamo alla sconcertante intervista che qui sotto pubblichiamo, diciassette minuti di arrampicamento sugli specchi che, francamente, ci hanno un po’ indignato.